Un occhio digitale contro Armageddon
Il Lincoln Laboratory dell'MIT ha sviluppato l'hardware di una nuova fotocamera digitale che, accoppiata ad un potente telescopio, permettera' di incrementare del 500% la capacita' degli astronomi di individuare asteroidi e comete potenzialmente pericolosi.
Il primo di questi sistemi sara' operativo alle Hawaii a partire dal prossimo mese; presto altri tre strumenti si aggiugneranno al primo al di sotto della stessa cupola presso il monte Haleakala. Il sistema e' denominato Pan-STARR (Panoramic Survey Telescope and Rapid Response System – Telescopio esplorativo panoramico e sistema di risposta rapida).
La fotocamera offre ben 1.4 GigaPixels, con una risoluzione di 38mila x 38mila pixels, ovvero circa 200 volte piu' grande delle migliori fotocamere professionali. L'ampiezza della visuale e' sei volte quella della luna piena (ovvero, in tutto, 3 gradi circa), e la magnitudine rilevabile e' 10 milioni di volte piu' debole delle piu' flebili luci percepibili ad occhio nudo.
Cuore della fotocamera e' l'OTCCD (CCD a trasferimento ortogonale), che permette di traslare i pixels per cancellare gli effetti dei movimenti casuali dell'immagine. In pratica, l'effetto "stabilizzante" che nelle nostre foto e videocamere e' raggiunto con sistemi ottici (lenti mobili) o meccanici (chip mobili), qui e' ottenuto elettronicamente, a livello dei singoli pixels ed a velocita' molto maggiori. Purtroppo l'ampio campo visuale del Pan-STARR impone di adottare ben 60 OTCCD abbinati su un singolo chip, perche' un singolo schema di traslazione stabilizzante non sarebbe valido per tutta l'enorme immagine.
A regime, il sistema fotografera' tutto il cielo visibile dalle Hawaii (3/4 del totale) almeno una volta a settimana, alla ricerca di oggetti pericolosi. Inoltre cataloghera' il 99% delle stelle visibili nell'ottico nell'emisfero settentrionale, e fornira' dati per la ricerca di esopianeti o esplosioni di nova/supernova.
Il progetto Pan-STARR e' finanziato dal Laboratorio Ricerche dell'USAF e gestito dall'Universita' delle Hawaii. Maggiori informazioni sul sito
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