Il DragonLab e' una piattaforma per la sperimentazione nello spazio, incluso l'alloggiamento di carichi pressurizzati e non, cosi' come il rilascio di piccole navicelle.
Nel suo complesso, DragonLab e' completamente autonomo per quanto riguarda propulsione, energia, controllo termico ed ambientale, avionica, comunicazioni, protezione termica, software di volo, sistemi di guida, navigazione e controllo, rientro, atterraggio e recupero.
Le piene potenzialita' del mezzo saranno illustrate il 6 novembre p.v. in un convegno destinato ai potenziali clienti del sistema, che sara' anche l'occasione per avere un ritorno sulle strategie di sviluppo intraprese.
Al momento la SpaceX, nell'ambito del programma COTS (Commercial Orbital Transportation Services) sta anche sviluppando il vettore Falcon 9, con il volo inaugurale previsto per il giugno 2009 e due ulteriori lanci nel 2010 che culmineranno con l'attracco del Dragon all'ISS.
L'ambizioso progetto della SpaceX, fondata nel 2002, e' di sviluppare una famiglia di vettori, basati sui propulsori Merlin, per offrire potenzialita' di immissione in qualunque orbita di carichi medi e pesanti, puntando ad una riduzione globale dei costi del 90%. Lo scorso settembre il Falcon 1 sperimentale e' stato il primo mezzo a propellente liquido sviluppato privatamente ad orbitare la Terra.
Naturalmente l'interesse della NASA e' giustificato dall'imminente ritiro dal servizio della flotta shuttle, cosa questa che potrebbe mettere gli USA nella scomoda situazione di dover dipendere da altre agenzie spaziali per raggiungere l'ISS e/o l'orbita.