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Rapporto investigativo sullo stato dell’External Tank 129

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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E' stato presentato un rapporto riassuntivo delle investigazioni seguite al "rumore metallico"  che si è prodotto all'interno dell'ET-129, nel VAB, dopo il suo arrivo in Agosto, quando è stato ruotato in posizione verticale per le operazioni di messa a punto.
Il rapporto è frutto di un lavoro congiunto tra NASA, United Space Alliance e Lockeed Martin, e riassume quanto constatato in diversi giorni di analisi, prima di dare il consenso all'integrazione del tank con lo shuttle Endeavour, allora previsto per la missione STS-400.
All'atto della movimentazione del tank erano presenti quindici tecnici, solo cinque di loro hanno sentiti il rumore, essi si trovavano tutti a livello del pavimento, il rumore si è prodotto quando il tank si trovava inclinato tra i 30° ed i 45°, rispetto all'orizzontale.
Lo scopo principale degli investigatori era quello di escludere la presenza di un oggetto estraneo all'interno dei serbatoi, onde evitare qualsiasi tipo di problema durante l'ascesa.
Sono state esaminati tutti i processi produttivi attuati al Michoud Assembly Facility e la documentazione relativa, nonchè tutte le operazioni si controllo effettuate al KSC, constatando l'impossibilita' di lasciare corpi estranei dentro le varie parti del Tank, date le protezioni e le rigide procedure di controllo.
Sono stati effettuati esami ai raggi X e boroscopici, senza rilevare nulla.
L'eventuale presenza di un corpo estraneo, puo' dar luogo a tre distinti problemi:
1 – Caduta dell'oggetto nel canale di uscita dell' Idrogeno Liquido, sfuggendo agli schermi di    protezione, con conseguente restringimento del flusso del propellente, gli investigatori hanno concluso che il rumore sentito non era compatibile con questa ipotesi.
2 – Ingresso dell'oggetto in uno degli SSME (Space Shuttle Main Engine), con conseguente blocco del motore, ipotesi giudicata impossibile data la configurazione e la robustezza degli schermi filtranti.
3 – Forte impatto dell'oggetto contro le parti inferiori del tank, capaci di provocare una scintilla con conseguenze esplosive catastrofiche.
Questa ipotesi è stata giudicata non realistica.
Gli investigatori hanno ammesso la impossibilita' di capire esattamente la fonte del rumore, ma giudicato l'ET-129 idoneo al volo, per cui esso sara' utilizzato per la prossima missione dello shuttle, la STS-126 prevista per meta' Novembre, verso la ISS.
 

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