Questa notte, l'India è diventata la sesta potenza spaziale a lanciare una sonda verso la Luna, dopo URSS, USA, Giappone, ESA e Cina.
Il lancio è avvenuto con successo dalla base di Sriharikota, con un vettore PSLV-C11, alle 02,52 ora italiana.
Al momento del liftoff il lanciatore pesava 316 Tonnellate, onde ottenere una maggiore capacità di lancio, esso era dotato di sei motori aggiuntivi solidi (PSOM-XL) piu grandi e potenti di quelli normalmente usati.
Il vettore è stato costruito dalla Vikram Sarabhai Space Centre (VSSC), Thiruvananthapuram, è alto 44.4 metri ed è composto da 4 stadi.
Dopo oltre cinque giorni di viaggio, Chandrayaan-1 entrerà in orbita lunare polare.
In un paio di settimane, l'orbita diventerà circolare, a 100 Km di altezza, da qui la sonda condurrà un vasto programma di rilevazioni su scala globale, producendo una mappa in 3D della superficie.
In seguito, verrà rilasciata una minisonda di produzione Indiana che impatterè il suolo lunare per ulteriori studi.
Il programma attuale prevede una vita operativa di due anni.
La NASA collabora alla missione con due strumenti ( il Moon Mineralogy Mapper e il Miniature Synthetic Aperture Radar), inoltre essa fornisce un supporto per le telecomunicazioni.
La NASA conta di utilizzare i dati raccolti da questa missione per approfondire la conoscenza Lunare in vista del futuro ritorno sulla Luna, col programma Orion-Ares V.
Anche l'ESA ha fornito tre strumenti ( il Compact Imaging X-ray Spectrometer, il SIR-2 e il Sub-keV Atom Reflecting Analyser.