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Interrogazione CDD "Finanziamento di alcuni programmi spaziali …"

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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5-00313 Ghizzoni: Finanziamento di alcuni programmi spaziali e iniziative correlate.

Rosa DE PASQUALE (PD) sottoscrive l'interrogazione in titolo.

GHIZZONI, BENAMATI e TOCCI. – Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. – Per sapere – premesso che:
lo Spazio è un settore strategico per ciascun Paese moderno e da esso non si può prescindere per impieghi e scopi di politica nazionale e internazionale, in condizioni sia di normalità sia di emergenza;
l'Italia, che contribuisce attivamente allo studio dello spazio, è uno dei 17 membri europei che fa parte dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA);
l'Agenzia Spaziale Europea rappresenta la porta di accesso allo spazio per l'Europa. La sua missione consiste nello sviluppo delle capacità spaziali europee e nella garanzia che gli investimenti effettuati per la conquista dello spazio continuino a produrre vantaggi e ricadute positive per tutti i cittadini europei;
l'Italia, attraverso l'attività dall'agenzia spaziale italiana (ASI), è considerato uno tra i Paesi all'avanguardia in molte applicazioni tecnologiche;
con il programma COSMO-SkyMed, il primo programma spaziale per applicazioni duali (civili istituzionali/commerciali e militari) pensato e finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dal Ministero della difesa e sviluppato da un team di industrie nazionali sotto il controllo dell'ASI, l'Italia dispone di uno dei sistemi spaziali per Osservazione della Terra tecnologicamente più avanzati ed idonei a garantire un significativo miglioramento per il controllo dell'ambiente;
attraverso l'Asi, l'Italia partecipa con diversi progetti allo sviluppo dell'infrastruttura tecnologica attualmente in preparazione per l'avvento del sistema Galileo (il primo sistema globale di localizzazione e navigazione via satellite) e partecipa attivamente al progetto dei satelliti Sicral, il primo sistema italiano per Comunicazioni Militari via satellite, che pone il Paese in una posizione di assoluta leadership spaziale in Europa, consentendo telecomunicazioni efficaci e tempestive in tutte le situazioni operative, comprese quelle di crisi, missioni umanitarie o di mantenimento della pace;
per la prima volta, dopo oltre trent'anni, l'Italia presiederà alla Triennale riunione del Consiglio dell'agenzia spaziale europea, che si terrà a Den Haag il prossimo novembre;
tale appuntamento è per il nostro Paese un riconoscimento di grande prestigio ed in particolare un successo dell'Agenzia Spaziale italiana (ASI) e anche in considerazione dell'impegno che l'ASI dovrà assumere in occasione della suddetta Conferenza -:
se il ministro interrogato non consideri indispensabile garantire i finanziamenti necessari per dare continuità ai progetti Galileo, Cosmo SKY-Med e Sicral;
quali iniziative il Governo intenda assumere al fine di garantire il coordinamento delle amministrazioni centrali dello Stato interessate ai suddetti programmi e quale sia lo stato di preparazione della conferenza interministeriale e le direttive impartite, in occasione del suddetto evento europeo, all'agenzia Spaziale italiana (ASI).
(5-00313)

TESTO DELLA RISPOSTA

La politica spaziale è considerata dal presente governo una priorità altamente strategica sia per le ricadute tecnologiche e scientifiche che hanno diretto impatto sulle attuali tematiche sensibili, sia per i suoi aspetti applicativi di natura duale. Ed è quindi con grande consapevolezza, impegno e senso di responsabilità che l'Italia si appresta nel prossimo mese di novembre ad assumere la presidenza del Consiglio ministeriale dell'Agenzia Spaziale Europea.
Per quanto riguarda l'aspetto pianificatorio oggetto dell'odierna interpellanza, ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo di «Riordino dell'Agenzia Spaziale Italiana» del 4 giugno 2003, n. 128, è attribuito all'Agenzia Spaziale Italiana il compito di sottoporre al Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca il piano aerospaziale nazionale (PASN) con valenza triennale.
Nei prossimi mesi quindi l'ASI produrrà il piano relativo al triennio 2009-2011. In questo Piano saranno identificati gli obiettivi di breve-medio periodo (tre anni) nel solco di una più ampia strategia di lungo termine.
Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, a valle delle opportune consultazioni con la comunità scientifica, l'industria, i centri di ricerca nazionali e le altre amministrazioni dello Stato competenti, procederà, quindi, agli adempimenti formali per l'approvazione del piano.
Questi ultimi mesi hanno richiesto un particolare impegno nella definizione dei princìpi strategici e degli equilibri generali che dovranno essere individuati tra i diversi stati della UE. Un'imprescindibile punto di riferimento, a tal proposito, è sicuramente rappresentato dalla Risoluzione sulla Politica Spaziale Europea, approvata dai 29 paesi membri della Unione Europea e dell'ESA nel corso del 4o Space Council svoltosi il 22 maggio del 2007.
Non meno importanti, inoltre, i principi stabiliti nella nuova Risoluzione che gli stessi paesi hanno approvato il 26 settembre nel corso del 5o Space Council, sotto la Presidenza francese. Si tratta di rilevanti principi inerenti le Governance Europee per il settore Spazio.
In particolare, com'è noto, la prima risoluzione rappresenta il punto di arrivo del processo avviato dal Consiglio Europeo nel 2003 per la definizione di una Politica Spaziale Europea, e parallelamente sancisce l'inizio di una visione unitaria di una «Europa dello Spazio», i cui pilastri saranno l'Unione europea, l'ESA, e gli Stati Membri.
Tale visione strategica recepisce anche lo spirito del nuovo trattato Europeo di Lisbona (ancora in fase di ratifica) che attribuisce all'Unione europea la competenza non esclusiva per lo Spazio.
La realizzazione di questa nuova realtà, richiede risorse adeguate che consentano di sviluppare competenze e capacità basandosi da un lato sull'UE, come federatore di bisogni, dall'altro sull'ESA in materia di ricerca e sviluppo. In questo contesto andranno poi affrontate le diverse questioni relative ai meccanismi decisionali ed alla politica industriale, garantendo il mantenimento del principio di equilibrio e del giusto ritorno.
Va, infine, sottolineato come il processo di globalizzazione in atto e le regole di open competition, attualmente previste nell'ambito del 7o Programma Quadro, richiedano una crescente attenzione alla competitività industriale della filiera nazionale.
A tal fine l'ASI sarà chiamata a definire un dedicato ed esaustivo piano di attività nazionali, per la ricerca applicata e lo sviluppo tecnologico, finalizzati a rendere disponibili alla comunità spaziale italiana gli strumenti abilitanti, per competere nello scenario internazionale (europeo e mondiale).
Alla luce di quanto sopra esposto le decisioni strategiche programmatiche prese nel prossimo Consiglio Ministeriale dell'ESA (sotto la presidenza italiana), rappresentano per il Governo un momento chiave per delineare il futuro delle attività Spaziali in Italia e in Europa.
A tale scopo l'ASI, già dal marzo 2008, partecipa alle riunioni del gruppo di lavoro creato in ambito ESA per discutere le varie proposte e preparare le decisioni dei Ministri. Sono in quest'ambito analizzati, di concerto con il Ministero, i diversi scenari decisionali a supporto di un'ottimale strategia d'intervento.
La roadmap di avvicinamento al Consiglio Ministeriale impone un'ampia concertazione con gli altri dicasteri competenti ed in particolare con gli affari esteri, l'economia e finanze e la difesa. Alcuni incontri operativi sono già stati effettuati nei mesi passati.
Questi incontri consentono di identificare i programmi specifici da sottoscrivere in ambito ESA e l'entità del relativo finanziamento. L'orientamento generale è quello di garantire la disponibilità di una parte del budget dell'ASI (circa la metà – 300 milioni di euro -) per i programmi nazionali tra i quali COSMO-Skymed di seconda generazione e la realizzazione di servizi applicativi basati su Galileo considerati strategici e di interesse prioritario.
Si precisa, infine, che i programmi SICRAL, SICRAL 1B e SICRAL 2 sono programmi di competenza del Ministero della difesa e non dell'ASI. Tuttavia al fine di ottimizzare opportunamente le sinergie tecniche e finanziarie con i programmi dell'Agenzia sono già in atto attività di coordinamento e raccordo.
Al fine di garantire un ottimale coordinamento tra le amministrazioni centrali dello stato è nostra precisa volontà ricostituire, a due anni dalla sua ultima convocazione il «Gruppo di Lavoro di Indirizzo e Coordinamento in Materia Spaziale» (il governo precedente non l'aveva mai convocato) così come consentito dall'articolo 21 del decreto legislativo di «riordino dell'Agenzia Spaziale Italiana» del 4 giugno 2003, n. 128.

Rosa DE PASQUALE (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta, in quanto non è stata data una risposta precisa riguardo ai finanziamenti che il Governo vuole mettere in atto per lo svolgimento dei programmi spaziali.

http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/bollet/chiscobollt.asp?content=/_dati/leg16/lavori/bollet/framedin.asp?percboll=/_dati/leg16/lavori/bollet/200810/1014/html/07/

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