Ieri sera poco prima di mezzanotte l'ATV Jules Verne si e' separato dalla stazione spaziale, iniziando, dopo sei mesi di perfetta operativita', l'ultima fase della sua missione che si concludera' con una distruzione controllata sopra il pacifico il 29 settembre prossimo.
Allo sgancio dei blocchi di collegamento, un meccanismo a molla ha spinto ATV ad una distanza di 3 metri dall'ISS. A questo punto sono entrati in funzione i motori di assetto: in 22 minuti ATV si e' portato a 5 km di distanza dalla ISS, proprio sotto ad essa. Solo allora sono stati disattivati i controlli automatici di emergenza che impediscono una eventuale collisione con l'avamposto orbitante.
Ora ATV ha davanti a se 23 giorni di lente modifiche della propria orbita, calibrate per il massimo risparmio di carburante, in modo da trovarsi nell'assetto corretto per il suo tuffo finale nell'atmsofera, che verra' seguito tanto dall'ISS che da due aerei d'osservazione.
In ESA si sottolinea ancora come questa missione sia andata ben oltre le piu' rosee aspettative: ATV ha eseguito in automatico test di docking, ha attraccato, ha consegnato il porprio carico di rifornimenti, ha sospinto di quando in quando l'ISS su orbite piu' alte, l'ha aiutata a compiere una manovra evasiva per allontanarsi dai frammenti pericolosi di un vecchio satellite (27 agosto scorso), ed ora, carico di "rifiuti", si appresta a concludere il suo lavoro.
Inoltre e' stato usato in modi del tutto imprevisti, ad esempio come "dependance" per offrire un buon sonno ad alcuni astronauti.
Simonetta Di Pippo, Direttore dei Voli Umani ESA ha affermato che ATV lascia sperare in "…sviluppi di questo tipo di tecnologia che possano infine fornire all'Europa un sistema di trasporto cargo autonomo nonche' un accesso indipendente allo spazio per gli astronauti europei".