Durante la sua presenza al salone di Oshkosh, Mike Griffin ha confermato che è in fase di ultimazione un accordo che prevede l'invio sulla ISS di un primo prototipo in scala di motore VASIMIR (Variable Specific Impulse Magnetoplasma Rocket).
E' la prima volta che si parla di applicazioni reali per questo nuovo sistema di propulsione da tempo in fase di test a terra ma non ancora sperimentato nello spazio e una delle promesse per la propulsione spaziale dei prossimi decenni.
L'efficienza di questi propulsori è molto più alta degli attuali "chimici" e basa la propria tecnologia sull'utilizzo di onde radio per la ionizzazione di un gas (idrogeno) accelerato attraverso un campo magnetico generato da superconduttori. Gli ISP raggiungibili variano da 3000 a 30000sec.
L'ideazione si deve al ricercatore ed ex-astronauta di origine costaricana Franklin Chang-Diaz che ne ideò il primo prototipo nel 1979, e attualmente la ricerca è portata avanti principalmente dalla Ad Astra Rocket Company con cui la NASA ha siglato un accordo per questo tipo di sperimentazione. I propulsori testati oggi a terra hanno un'efficienza intorno al 60% per il VX50, capace di gestire potenze radio di 50kW per 0.5N di spinta e 70% di efficienza per il VX100 e una potenza massima radio gestibile dal VX200 di 200kW. Sarà proprio questo propulsore, nella versione per lo spazio, il VS-200 a volare sulla ISS probabilmente entro il decennio e ad essere sperimentato per la prima volta nello spazio.
Griffin non ha specificato se il prototipo farà in tempo a volare con uno shuttle o potrà utilizzare un'altro dei mezzi che abitualmente raggiungono la ISS.