Terminato l’ET per STS 125 – I voli 2009 tuttora a rischio rinvio

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

L’external tank contrassegnato con il numero 127, che volera’ con Atlantis nella missione STS 125 e’ stato finalmente completato ed ha iniziato govedi’ il suo viaggio verso la Florida. Tuttavia, l’emergenza continua a New Orleans, con l’ET 129 (assegnato alla missione LON di Endeavour) che al momento e’ a malapena entro i limiti di tempo, mentre i due serbatoi successivi accusano entrambi oltre un mese di ritardo.

E’ pertanto confermato, allo stato, l’appuntamento dell’8 ottobre per la missione di manutenzione al telescopio spaziale, essendo purtroppo del tutto svanita la ventilata ipotesi di anticipare di qualche giorno il lancio di Atlantis.

Le previsioni sulle date di consegna dei due ET hanno subito nelle ultime settimane delle forti oscillazioni, passando da un ritardo di 5 e 13 giorni rispettivamente ad un lieve anticipo (che aveva lasciato sperare nel lancio anticipato), per poi assestarsi sul sostanziale rispetto delle scadenze stimato attualmente.

Per quanto riguarda Atlantis, alcuni giorni potrebbero ancora essere recuperati variando leggermente la procedura di accoppiamento dell’ET ai razzi a propellente solido (boosters). Cio’ consentirebbe di assorbire eventuali ritardi, tuttora possibili, nella consegna del serbatoio destinato allo shuttle di soccorso, ovvero Endeavour, che attende l’ET 129 entro i primi di agosto.

Naturalmente, ora che ET-127/Atlantis e’ stato terminato, tutta la forza lavoro del Michoud Assembly Facility e’ stata dirottata sul serbatoio della missione LON STS-400. Al personale della Louisiana viene richiesto uno sforzo eccezionale, in quanto si tratta di consegnare, per la prima volta dopo molti anni, due serbatoi in un solo mese; i due ET, inoltre, sono di nuova generazione, piu’ sicuri ma anche piu’ complessi da assemblare, ed i lavoratori del MAF devono anche fare i conti con severi limiti al pagamento di straordinari e con la pesante eredita’ dell’uragano Katrina che ancora fa sentire i suoi effetti sulla vita quotidiana al centro di Michoud.

Gli ET 127 e 129 sono stati costruiti da zero in seguito all’incidente del Columbia, mentre altri ET hanno subito solo ricostruzioni parziali ed adattamenti per adottare i miglioramenti richiesti in tema di sicurezza.
Il primo di questi serbatoi totalmente “nuovi”, ET 128, ha volato con Discovery nella recente STS 124, dimostrando la bonta’ delle migliorie apportate.
In particolare, il serbatoio 128 presentava le nuove rampe per la brina (“ice frost ramp”) di tipo LH2, molto attese dopo i 32 distacchi di materiale isolante e le 3 perdite estese di schiuma che si sono registrate dalla ripresa dei voli. In questo senso, le nuove ice frost ramps hanno rappresentato un completo successo.
Un altra miglioria che ha debuttato con ET 128 e’ un nuovo tipo di accoppiamento in titanio per i tubi di alimentazione dell’ossigeno liquido e relativa protezione termica, dopo che si erano registrati in precedenza 23 casi di perdite dagli accoppiamenti.

Ulteriori miglioramenti sono previsti a partire da ET 131, e saranno basati su osservazioni dirette di problemi di scarsa entita’ manifestatisi nel corso di STS 124 ed STS 120. In particolare, si cerca di eliminare le zone di vuoto tra il rivestimento ed il serbatoio vero e proprio, in quanto in queste aree si manifesta un fenomeno detto “crio-pompaggio” che determina scompensi di pressione che causano i distacchi.

Tornando allo stato di consegna dei restanti ET, si sta monitorando la situazione del numero 130 e 131, entrambi al momento in ritardo, che potrebbero causare un ulteriore spostamento di STS 119, gia’ slittata a febbraio con l’ultimo launch manifest, e con prevedibili effetti a catena sulle restanti missioni; purtroppo tali ripercussioni sono amplificate dalla necessita’ di approntare altre missioni LON parallele a quelle principali nei mesi a venire.

Come se non bastasse, a disturbare ulteriormente una pianificazione gia’ travagliata si inserisce il programma Constellation, con il lancio di Ares 1-x (al momento previsto tra il 15 aprile ed il I giugno prossimi) che richiedera’ la destinazione al nuovo vettore di larga parte del pur mastodontico edificio che ospita l’assemblaggio dei veicoli, il famoso VAB.

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017