NASA ed ESA completano studio comparato di architetture esplorative

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
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09/07/08 – Durante gli scorsi 6 mesi, rappresentanti di NASA ed ESA sono stati impegnati nella dettagliata valutazione di potenziali programmi e tecnologie che, se condotti in cooperazione, potrebbero un giorno sostenere un avamposto umano sulla Luna.

I risultati delle valutazioni sono stati esposti durante la Revisione di Architetture Integrate tenutasi presso il centro ESTEC di Noordwijk, Olanda, nei giorni 7 ed 8 luglio. Lo studio, iniziato a gennaio 2008, era mirato a valutare quanto le architetture di esplorazione lunare di NASA ed ESA possano essere complementari l'una all'altra, eventualmente migliorando i reciproci progetti. Squadre di tecnici di entrambe le agenzie si sono impegnate in una serie di valutazioni qualitative congiunte dei potenziali benefici scientifici ed operativi che deriverebbero da una sinergia tra le potenzialita' dell'ESA, al vaglio, ed i sistemi di trasporto Ares I e V, nonche' delle architetture integrate di esplorazione della superficie, della Nasa.

La NASA sta attualmente sviluppando i progetti concettuali per sostenere un ritorno dell'uomo sulla Luna entro il 2020. In accordo con i principi della Strategia Globale di Esplorazione (una intesa per coordinare i piani di esplorazione spaziale di 14 Agenzie di tutto il mondo), l'agenzia spaziale americana sta conducendo i suoi studi in una ottica di "architettura aperta", che consentira' il massimo grado di partecipazione internazionale e commerciale. Come noto, i programmi NASA si basano sull'impietgo dei vettori Ares I e V, del veicolo esplorativo Orion e del modulo di atterraggio lunare Altair, tutti attualmente in fase di sviluppo.

L'ESA, dal canto suo, sta studiando gli scenari e le relative architetture per l'esplorazione umana dello spazio, basandosi sulla sua approfondita esperienza di volo umano che comprende anche i contributi europei al programma della Stazione Spaziale Internazionale. Sebbene gli studi dell'ESA siano al momento ad una fase concettuale, alcuni degli scenari esaminati nell'ambito degli studi congiunti includono l'impiego di un sistema automatizzato di trasporto carichi sulla Luna basato su Ariane 5, sistemi di comunicazione e navigazione sviluppati in Europa, sistemi idonei al trasporto umano, sempre da basarsi su Ariane 5, nonche' avamposti orbitali e sistemi dedicati alla mobilita' e la permanenza sulla superficie lunare.

Oltre a quanto sopra, i risultati degli studi hanno individuato un valore significativo nella possibilita' di operare con sistemi ridondanti per il trasporto di personale.

Geoff Yoder, direttore dell'Ufficio Integrazione del Direttorato Sistemi Missioni Esplorative della NASA ha detto: "Siamo lieti di aver lavorato con l'ESA a questo studio comparato. Sin dall'annuncio della Politica di Esplorazione Spaziale degli USA, la NASA ha ricercato attivamente suggerimenti da parte dei suoi partners internazionali sulle architetture lunari in aree di mutuo interresse. Mentre assistiamo all'evoluzione dei progetti esplorativi in tutto il mondo, diviene sempre piu' importante ricercare compatibilita' tra i piani NASA e quelli dei potenziali futuri partners. Il lavoro svolto con ESA fungera' da utile modello per confronti con altri partners potenziali, nell'ambito dello sviluppo di questa eccitante missione."

Bruno Gardini, Direttore del Programma di Esplorazione ESA ha commentato: "L'ESA si prepara ad una serie di decisioni che segneranno il ruolo dell'Europa nel volo spaziale umano e nell'esplorazione per i decenni a venire. Dopo la soddisfazione per il successo dell'impiego di Columbus ed ATV, ci prepariamo a potenziare il nostro ruolo nella collaborazione congiunta per un programma di esplorazione spaziale stabile ed affidabile, che veda come caposaldo il volo umano. La Luna rappresenta certamente un importante caso di studio ed un test utile per prerpararsi a destinazioni piu' remote. Il lavoro di sviluppo delle architetture e' importante per definire le priorita' nelle proposte da portare ai governanti europei e per definire la strategia europea nel suo complesso. Vorrei ringraziare tutti coloro i quali sono stati coinvolti e la NASA per la collaborazione."

(fonte: www.esa.int)

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017