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Mappa Lunare Cinese.

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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La sonda cinese Chang'e-1 ha completato la raccolta dei dati necessari per la stesura della prima mappa completa della superficie lunare. Dal 26 novembre, data della prima foto, la sonda ha completato la ripresa delle immagini dell’intero globo selenico con una definizione d'immagine di 120 metri/pixel (con la Optical Stereo Camera) e altimetrica di un metro (con un altimetro laser).
I cartografi a Terra hanno quasi completato il lavoro di organizzazione delle fotografie.
Partito il 24 ottobre 2007, Chang'e-1 è il primo orbiter lunare lanciato dalla Cina ed ha così completato la sua missione. I vertici della CNSA dovranno ora decidere per il suo prossimo uso, soprattutto considerando che tutte le componenti di bordo stanno ancora funzionando alla perfezione.
Attualmente il problema principale per la sonda è rappresentato dalla imminente eclissi di Luna, il 16 agosto prossimo, quando l’ombra della Terra la lascerà senza rifornimento energetico (dalle celle solari) per oltre quattro ore e la sua unica fonte di energia sarà rappresentata dalle batterie. Durante la precedente eclisse di febbraio, Chang'e-1 doveva rimanere per due ore e mezza senza Sole, ma una correzione di rotta ha ridotto questo tempo ad un’ora e mezza. In quell’occasione il sistema di accumulatori ha funzionato alla perfezione consumando solo il 40% della carica invece del 60% previsto. Le batterie sono garantite per un anno di funzionamento ed ora siamo abbastanza vicini a quel limite, ma al centro controllo sono fiduciosi sulle capacità della sonda. Verrà comunque eseguita un’ulteriore correzione di rotta per l’eclissi di agosto.
I progetti futuri dell’esplorazione lunare cinese sono il lancio della Chang'e-2 che entrerà in un’orbita più bassa della Chang'e-1: scenderà a meno di 100 km invece di mantenersi a 205.
Il lancio di Chang’e-2 è previsto per il tardo 2009, mentre il passo successivo per la Cina sarà l’invio sulla superficie di un rover che possa muoversi liberamente sul terreno del nostro satellite. La partenza è prevista per il 2013.
Il terzo e ulteriore passo comporterà un rover che possa riportare a Terra dei campioni di suolo per eseguire studi approfonditi.

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