GOCE si prepara a raggiungere la Russia
E' pronta per la spedizione del 29 luglio prossimo verso la Russia la sonda GOCE (Gravity field and steady-state Ocean Circulation Explorer).
Il lancio e' previsto a settembre, dopo che un problema allo stadio superiore del vettore Proton aveva suggerito di posticipare la data iniziale del maggio scorso.
La variazione della data del lancio ha imposto di variare la configurazione della sonda gravitazionale nella cosiddtta "modalita' estiva", e ci consente di addentrarci nelle problematiche della meccanica orbitale.
La sonda e' progettata per volare ad una quota relativamente bassa, 263 km, e con una lieve inclinazione rispetto ad una perfetta orbita polare. Per questo motivo, il satellite entra nell'ombra della Terra durante le notti polari per 28 minuti, 135 giorni all'anno.
Evidentemente, nella zona d'ombra GOCE affronta temperature molto basse, che potrebbero influire sulle sue delicate rilevazioni. Non sapendo esattamente quando sarebbe stato lanciato il satellite, i suoi progettisti hanno previsto di poter affrontare i momenti di ombra ("eclissi") sia tra ottobre e febbraio che tra aprile ed agosto.
La scelta fra queste due possibilita' si effettua lanciando con un incrocio verso nord dell'equatore alle 06.00 o alle 18.00. La principale differenza tra i due momenti di lancio (dalla prospettiva del Sole) e' che esso determina se il satellite girera' in senso orario od antiorario intorno al pianeta.
Visto che GOCE sara' lanciato a settembre, il momento prescelto per le eclissi e' da aprile ad agosto, perche' evidentemente consente operativita' ininterrotta sino ad aprile dell'anno prossimo.
Negli ultimi due mesi il satellite GOCE e' stato interamente riconfigurato, ed attualmente si trova in Olanda, presso il centro ESA-ESTEC in attesa dell spedizione verso la Russia, che avverra' tramite un aereo cargo Antonov e successivamente con un treno sino alla destinazione finale, il cosmodromo Plesetsk.
Il compito di GOCE e' mappare variazioni globali nel campo gravitazionale con estrema precisione. Cio' fornira' un modello assai accurato del geoide, che e' la superficie definita dai punti con medesimo potenziale gravitazionale; questo, a sua volta, e' prezioso per studiare la circolazione oceanica e le variazioni dei livelli del mare, entrambi influenzati dal cambiamento climatico.
(fonte: www.esa.int)
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