Cassini scopre un lago su Titano

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
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Pasadena – Gli scienziati della Nasa hanno confermato che almeno uno dei vasti laghi osservati su Titano contiene idrocarburi allo stato liquido, ed hanno identificato con certezza la presenza di etano. Questo rende Titano il solo corpo celeste del sistema solare (oltre alla terra, evidentemente) a presentare materia allo stato liquido in superficie.

L'analisi e' stata possibile grazie agli strumenti della sonda Cassini, in particolare dal modo in cui le diverse sostanze assorbono e riflettono la luce infrarossa.

In precedenza, si riteneva che Titano fosse ricoperto da enormi oceani di metano, etano ed altri idrocarburi leggeri: oggi sappiamo che invece sono presenti centinaia di laghi di colore scuro. Quello osservato da Cassini e' nei pressi del polo sud, ed ha una superficie pari circa a quella del lago Ontario.

Il metano costituisce il 5% dell'atmosfera del satellite di Saturno (la rimanenza e' per lo piu' azoto); l'etano e gli altri idrocarburi  sono un prodotto dell'interazione fra la luce solare ed il metano atmosferico.
Alcuni di questi idrocarburi reagiscono ulteriormente creando una sorta di sospensione liquida nell'atmosfera (aerosol), la quale permea ogni cosa e rende molto difficili le osservazioni della superficie.

L'etano su Titano e' in soluzione liquida con il metano, altri idrocarburi e l'azoto. Alla temperatura della superficie del satellite (circa 180 gradi sotto zero), queste sotanze possono assumere stato liquido ed anche gassoso. Cosi' come la Terra ha un ciclo idrogeologico basato sull'acqua, Titano ne ha uno basato sul metano.

Le analisi hanno escluso la presenza di ghiaccio di acqua, ammoniaca, idrato di ammonio ed anidride carbonica nel Lacus Ontario. Esso, inoltre, starebbe lentamente evaporando.

Nei prossimi anni gli scienziati si aspettano ulteriori osservazioni dei laghi di Titano, anche perche' prossimamente il polo nord dell'astro tornera' ad essere illuminato, permettendo di esaminare all'infrarosso tutti quei laghi e mari gia' individuati con il radar da Cassini.

(fonte: www.nasa.gov)

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Paolo Actis

Paolo ha collaborato con AstronautiNEWS dal maggio 2008 al dicembre 2017