Il giorno 23 luglio 2008 la Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo” e l’Agenzia Spaziale Italiana hanno siglato un accordo di collaborazione in considerazione del mutuo interesse istituzionale nel promuovere, agevolare e gestire attività di ricerca nel settore biomedico. Alla firma erano presenti per la Fondazione IRCCS Policlinico “San Matteo”, il prof. Alberto Guglielmo e il direttore scientifico prof. Carlo Alberto Redi, per l’Agenzia Spaziale Italiana il presidente prof. Giovanni Fabrizio Bignami e il responsabile di medicina e biotecnologie dott. Vittorio Cotronei. L’accordo riguarda la possibilità e volontà di perseguire i seguenti obiettivi:
(a) Programmi di ricerca congiunti;
(b) Scambio di dati, pubblicazioni
scientifiche e di ogni altro materiale scientifico attinente alle proprie vocazioni istituzionali e di ogni altro argomento ritenuto di mutuo beneficio;
(c) Sperimentazione di tecnologie innovative in ambito spaziale e clinico.
In particolare, in considerazione di alcune specificità degli Enti, si è convenuto che la collaborazione si focalizzerà principalmente su:
– telemedicina
– tele salute/trasmissione dati
– biotecnologie
– trasferimento tecnologico
La Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Istituto Scientifico dal 1982 e divenuto Fondazione di diritto pubblico dal 15 luglio 2006 (con un Consiglio di Amministrazione ove siedono rappresentanti di Ministero della Salute, Regione, Provincia e Comune), persegue i massimi standard nella ricerca biomedica e nella cura attraverso una forte integrazione fra ricerca, insegnamento e clinica. In accordo con il Ministero della Salute e attraverso la Regione Lombardia, la Fondazione definisce le strategie di sviluppo delle attività cliniche e promuove sperimentazioni cliniche innovative al fine di contribuire efficacemente allo sviluppo di strategie terapeutiche sostenibili nell’ambito di un approccio tecnologico altamente complesso e sofisticato.
L’Agenzia Spaziale Italiana è nata nel 1988, per dare un coordinamento unico agli sforzi e agli investimenti che l’Italia ha dedicato al settore fino dagli anni Sessanta. E’ un ente pubblico nazionale, che dipende dal Ministero dell’Università e della Ricerca e opera in collaborazione con diversi altri dicasteri, in particolare il Ministero della Difesa, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero delle Comunicazioni. L’ASI ha oggi un ruolo di primo piano tanto a livello europeo, dove l’Italia è il terzo paese che contribuisce maggiormente all’Agenzia Spaziale Europea, quanto a livello mondiale. Ha infatti uno stretto e continuo rapporto di collaborazione con la NASA, che la porta a partecipare a molte delle più interessanti missioni scientifiche degli ultimi anni compresa l’attività della Stazione Spaziale Internazionale.
Ne consegue un forte interesse reciproco nel concretizzare programmi comuni e, in particolare, da parte della Fondazione per sostenere progetti di telemedicina (con particolare rilievo per le attività di teleconsulto) ai fini della sperimentazione di nuovi modelli di assistenza, formazione e ricerca, dedicati anche ad aree geografiche distanti e caratterizzate da situazioni di forte disagio sociale. A tale fine diviene fondamentale poter acquisire capacità ed esperienze manifestamente caratterizzanti la Agenzia Spaziale Italiana. Ad esempio, una eccellenza nelle telecomunicazioni via satellite tale da consentire lo sviluppo di sistemi di imaging e di trasmissione di segnali biologici anche deboli. Inoltre, l’accordo è stato sviluppato anche in considerazione del fatto che numerosi medici della Fondazione sono già da tempo impegnati in progetti di cooperazione con l’Africa sub-sahariana ed in particolare alcuni medici fanno parte della ONG Agenzia no. 1 per Ayamé (che sostiene un ospedale in Costa d’Avorio) e che esistono inoltre progetti di collaborazione con il St. Mary's Hospital di Lachor (nord Uganda, sostenuto dalla Fondazione Lucille e Piero Corti di Milano).
Fonte: ASI