Site icon AstronautiNEWS

Mike Griffin risponde alle domande sul programma spaziale NASA

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Direttamente dall'emittente televisiva americana CBS News, Mike Griffin, direttore di NASA, delinea la sua vision a breve ed a lungo termine sui programmi spaziali pianificati e futuri.

Portare il laboratorio KIBO sulla ISS è un bel colpo per i giapponesi ed un bel copo per NASA. Cosa le lascia questo momento?

KIBO è uno degli ultimi laboratori scientifici che verrà portato sulla ISS: c'è ancora la Japanese Exposed Facility che verrà lanciata l'anno prossimo, la terza parte del laboratorio nipponico sulla stazione. I giapponesi hanno atteso molto per il lancio, ma anche NASA lo ha fatto: io ero nel team di revisione della configurazione della ISS di come la vediamo oggi. Anche allora il laboratorio giapponese era un grande obiettivo, fin dai progetti iniziali della ISS. Ho evidenziato l'altra sera una cosa: tutta la stazione gravita sui laboratori, tutto è stato progettato per supportare i laboratori scientifici: abbiamo quindi il laboratorio russo, quello americano, l'europeo Columbus e il giapponese KIBO. Questo è il vero scopo della stazione. Negli anni scorsi sono stati lanciati maggiormente i "supporti" ai laboratori: collegamenti, pannelli solari, moduli abitativi: ora è il momento della verità. Stiamo installando gli ultimi laboratori scientifici per far fare alla stazione ciò per cui è stata pensata. Questo è un buon momento.

Ultimamente ci sono state voci di ripensamenti sugli schedule di NASA. Ci sono ancora 11 missioni shuttle prima del pensionamento della flotta nel 2010. Siete ancora sicuri di completare la stazione spaziale per quella data?

Certo. Il nostro rateo di lanci è stato di 4.5 lanci l'anno storicamente. Quando parlo di rateo storico includo un arco temporale di 27 anni, che comprende anche 2 incidenti mortali che hanno comportato un fermo dei voli per 3 anni ciascuno. Anche con questi fermi, la media dei voli è stata di 4.5 all'anno. Il programma ora è in pieno svolgimento, penso si possano sostenere 5 voli all'anno.

Lo space shuttle discovery ha utilizzato il primo External Tank in-line, costruito con tutti i miglioramenti apportati dopo il disastro del Columbia. E' importante sottolineare quanto tempo ci sia voluto per raggiungere queste migliorie e applicarle.

Io sono solo un ingegnere che ha avuto una grossa promozione, e sono nella fortunata posizione di avere assistito ad ogni review a qualsiasi livello per quanto riguarda il serbatoio esterno dello shuttle. Ricordo ora che alcuni anni fa quando ero un novello amministratore, eravamo ancora molto incerti sul quale fossero le migliorie da apportare agli ET. Stavamo ancora catalogando detriti strappati ad ogni genere di impatti. Non sapevamo perchè la schiuma del tank uscisse e creasse tali problemi. Ci mettemmo molto tempo per capire cose che, a posteriori, si può credere logico si fossero dovute scoprire fin dal 1981. Ma il fatto rimane. Cosi, dopo l'incidente del Columbia, dovemmo creare un team per riprogettare il tank. Sono sicuro che il progetto si sia concluso con un design molto solido e sicuro. E' la prima volta che volerà, non vedo l'ora di vederlo! (NdR: intervista è stata effettuata poche ore prima del decollo di STS-124)

La toilette della stazione spaziale sta creando problemi ultimamente. Se il guasto non venisse riparato con il materiale di Discovery, si potrebbe creare qualche problema ulteriore? Le prossime visite sono Progress a settembre, Sojuz a ottobre e Shuttle a novembre…..

Ci stiamo pensando, non voglio speculare su queste supposizioni.

C'è qualche scenario riguardo al fatto che il guasto possa forzare all'abbandono della stazione?

Certamente non ci speriamo. Ci sono numerosi passi da eseguire prima di cadere in uno scenario simile. Ma è effettivamente un problema, che non stiamo minimizzando. Sappiamo che l'igiene è importante: lo è per ogni veicolo chiuso e isolato: sottomarini, aeroplani… Stiamo lavorando per risolvere questo inconveniente.

Parliamo di un problema conosciuto: il giunto rotante dei pannelli della stazione spaziale. E' stato detto che la più probabile sorgente di contaminazione metallica sull'anello è la superficie coperta di nitrito dello stesso anello. Ci crede?

Devo essere prudente. Ho chiesto agli ingegneri degli sviluppi come faccio con i miei collaboratori perchè è il mio compito: le ultime notizie vanno verso la teoria di contaminazione che lei a citato. Ma non è ancora certo.

Torniamo per un momento alla Sojuz: è fiducioso che la TMA-12 che è agganciata alla stazione sia un veicolo affidabile per il rientro dell'equipaggio per emergenza?

La decisione di continuare a fare volare astronauti è subordinata al fatto che sulla stazione ci sia un veicolo di rientro di emergenza. Tutti, i russi, noi, siamo convinti che abbiamo avuto due anomalie molto simili. Non le chiamerei failures, perchè il compito è stato comunque assolto in entrambi i casi. Ma i russi, che sono molto perplessi, stanno indagando sulle cause del problema del rientro balistico. Non pensiamo sia un errore del progetto, perchè la Sojuz ha il record di numero di anni operativi, ed ha funzionato bene.

I problemi con la toilette e la Sojuz evidenziano come l'hardware russo sia importante e lo sia ancora di più nel futuro con l'incremento dell'equipaggio a 6 astronauti e lo stop dei voli shuttle nel 2010. Siete convinti dell'affidabilità dell'hardware e delle procedure russe?

Si, sono convinto di questo perchè penso che i problemi evidenziati saranno risolti. Ma questa è una partnership e tutti, russi compresi, stanno compiendo i propri doveri nel portare la stazione a funzionare al meglio. C'è una forte differenza tra la capacità fondamentale di accesso e, vede, la toilette. Certo, dobbiamo mantenere l'igiene dell'equipaggio, ma ancora prima dobbiamo garantire il suo trasporto dalla terra alla stazione……

NASA sta cercando il modo di espandere le capacità di rifornimento per evitare situazioni critiche nella gestione della ISS ?

Si, lo stiamo facendo. Abbiamo quasi completato una base orbitale nello spazio. Questo è un luogo dove la gente potrà imparare come vivere e lavorare nello spazio, e quanto sia cruciale la logisica in questi processi. Ora c'è l'europeo ATV, ci sarà l'HTV, abbiamo Sojuz e Progress. Dal versante americano, abbiamo iniziato dei programmi per garantire su base commerciale dei cargo alla stazione. Non dubito sul suo successo…

Tradotto da: CBS News, riportato da SpaceFlightNow

  Ove non diversamente indicato, questo articolo è © 2006-2024 Associazione ISAA - Leggi la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Exit mobile version