Un satellite oceanografico nato dalla collaborazione fra America ed Europa è stato lanciato dalla Vandenberg Air Force Base questa mattina alle 9:46 ora italiana. Lo ha portato in orbita un vettore Delta II della United Launch Alliance nella configurazione 7320-10: due stadi, 3 booster a stato solido e stiva di carico da 10 piedi (3 metri) di diametro.
Il carico era il satellite Jason 2, che deve rimpiazzare il Jason 1 e gli si affiancherà per qualche mese per poter avere un “passaggio delle consegne” completo e totale sincronizzazione di tutti i dati di bordo.
Il loro scopo è il monitoraggio delle variazioni nel livello degli oceani e il loro controllo in funzione dei mutamenti climatici globali. Sono fondamentali i rilevamenti delle “colline” e degli “avvallamenti” che si formano sulla superficie oceanica e controllano la circolazione globale delle acque.
Questo lavoro era stato iniziato dal satellite TOPEX/Poseidon nel 1992 che venne rimpiazzato proprio dal Jason 1 nel 2001 e i loro continui controlli hanno permesso di rilevare un aumento medio del livello degli oceani di 3 millimetri all’anno, il doppio di quello rilevato dalla tendenza mareale del secolo scorso.
100 secondi dopo il lancio i tre booster hanno lasciato il vettore che ha continuato la spinta con il suo motore a Kerosene fino al MECO, a T +4:36 e ad una quota di 70 km. A quel punto è passato al secondo stadio ad idrazina che al T +11 minuti ha raggiunto il SECO e parcheggiato il carico nell’orbita di parcheggio prestabilita. Dopo un’ultima accensione a T +48 il carico è stato rilasciato 55 minuti dopo il lancio e la missione del Delta II è terminata. Tre minuti dopo i pannelli solari del Jason 2 erano già distesi ad una quota orbitale definitiva di 1330 km.
Il launch manager della NASA Omar Baez ha espresso alcune perplessità sui dati telemetrici raccolti e, benché il satellite sia nella sua posizione prevista, pare che il vettore non si sia comportato pienamente come previsto. Questi dati dovranno essere studiati approfonditamente.
Il progetto Jason 2 comprende NASA (con la Ocean Surface Topography Mission), NOAA, l’agenzia spaziale francese e l’agenzia europea per i satelliti metereologici.
Foto: U.S Air Force photo/Airman First Class Andrew Lee