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Mars Express è pronta al landing di Phoenix

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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Il controllo di missione di Mars Express è pronto per l'atterraggio della sonda Phoenix della NASA

Il control team della sonda Mars Express dell'ESA è pronto a monitorare l'ingresso, la discesa e l'atterraggio sulla superficie marziana della sonda Phoenix che avverrà il 26 Maggio 2008.
Il team ha ultimato i principali preparativi per supportare la fase di Entry, Descent and Landing (EDL) della missione Phoenix della NASA sul Pianeta Rosso. Il 25 Maggio Mars Express punterà      i propri apparati verso la traiettoria pianificata di ingresso di Phoenix registrandone le trasmissioni mentre essa si tuffa nell'atmosfera marziana.
I dati registrati costituiranno un utile e potenzialmente cruciale back-up per confrontare i profili di discesa previsti ed effettivi della sonda americana.
Lo sbarco è previsto per le 23:38 UTC, ovvero le 01:38 CEST del 26 Maggio.
“Abbiamo testato una manovra di torsione appositamente studiata per la nostra sonda, ed abbiamo programmato una serie di downloads di dati immediatamente dopo l'atterraggio di Phoenix; la NASA  riceverà i nostri dati registrati un ora più tardi.” Ha detto Michel Denis, Spacecraft Operations Manager presso l'ESOC ESA's Space Operations Centre di Darmstadt in Germania.
Il Mars Express team seguirà l'evento dalla Dedicated Control Room dell'ESOC.

L'effettivo riutilizzo del sistema di comunicazione di bordo del lander

I controllori utilizzeranno il MELACOM (Mars Express Lander Communications) per puntare verso Phoenix durante la fase EDL, la strumentazione radio era stata inizialmente ideata per le comunicazioni durante l'atterraggio della sonda inglese Beagle 2.
Mars Express eseguirà una rotazione ad alta velocità mentre MELACOM traccerà  Phoenix, ruotando sul suo asse ad una velocità due o tre volte superiore al normale. Questa manovra è già stata testata e confermata. Il percorso orbitale di Mars Express era già stato rifinito alla fine del 2007 per fornire la visibilità di Phoenix.
La raccolta dei dati è in programma con inizio alle 23:21 UTC e durerà 26 minuti, fino alle 23:47 UTC.
“I dati del MELACOM permetteranno alla NASA di confermare le caratteristiche della discesa del lander, incluse la velocità e l'accelerazione attraverso l'atmosfera di Marte.” Ha detto Peter Schmitz, Deputy Spacecraft Operations Manager e Project Leader per le attività di supporto Mars Express – Phoenix.
I dati di MELACOM verranno scaricati verso la Terra tramite i terminali del sistema NASA Deep Space, DSS-15 e DSS-25. Dopo 15 minuti e 20 secondi di viaggio alla velocità della luce, ESOC riceverà i dati trasmessi da Mars Express, ovvero alle 00:40 UTC (02:40 CEST). I dati registrati verranno in seguito scaricati altre due volte per scongiurare la perdita di pacchetti di informazioni.
Il veicolo spaziale dell'ESA sorvolerà la prevista zona di atterraggio , a cominciare dalle 06:12 UTC (08:12 CEST) del 26 Maggio, e monitorerà ancora i segnali trasmessi dalla superficie.

Nella settimana successiva, Mars Express controllerà Phoenix utilizzando il MELACOM 14 più volte, ed almeno una di queste volte verrà utilizzata per dimostrare e confermare che la sonda dell'ESA può essere  utilizzata come ripetitore per la NASA, per i dati provenienti dalla superficie, e per trasmettere dei comandi di test al lander. Questa capacità è già stata provata fra Mars Express e i Mars Exploration Rovers (MER) attualmente al lavoro sulla superficie.
Nei giorni che portano all'atterraggio di Phoenix, le stazioni di terra dell'ESA e della NASA hanno anche cooperato per eseguire delle misure interferometriche “delta – DOR” altamente sofisticate (delta – Differential One Way Range). Ciò ha permesso di stabilire se Phoenix fosse in rotta per incontrare il punto di ingresso nell'atmosfera marziana.

Questa è la prima volta che è stato chiesto all'ESA di supportare operativamente la NASA con il sistema delta-DOR installato presso le due stazioni di tracking dello spazio profondo dell'agenzia europea, situati in Cebreros, Spagna e New Norcia, Australia.

Fonte:ESA

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