Il consiglio dei ministri della Unione Europea (UE) ha approvato la settimana scorsa il Galileo Implementation Regulation, uno strumento legale che rialloca al sistema di navigazione satellitare europeo i fondi di riserva destinati all’agricoltura e alla ricerca, consentendo l’assegnazione dei contratti per la costruzione e lancio dei satelliti e la realizzazione delle infrastrutture di terra, per complessivi 3,4 miliardi di euro. La competizione per i contratti sarà chiusa a dicembre 2008 per garantire l’avvio dell’operatività del sistema nel 2013. Dopo questa decisione Galileo entra nella fase esecutiva, con l’accordo di delega all’Agenzia spaziale europea (ESA) per la concessione degli appalti nelle sei principali aree del progetto.
«Ora – ha spiegato il ministro dei trasporti sloveno Radovan Zeriav, – il controllo politico è assicurato dal consiglio dei Ministri e dal Parlamento Ue in maniera diretta». Secondo i ministri intervenuti al summit Galileo è tecnologicamente superiore al sistema statunitense Gps, anche se finora afflitto da molti ritardi, che hanno permesso di mettere in orbita un solo satellite.
La costellazione Galileo è composta da 30 satelliti, il secondo dei quali, Giove B, sarà messo in orbita a fine mese.
Fonte: dedalonews.it