STS-126: legata a STS-125

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Per la missione, destinata a portare sulla ISS un grosso numero di attrezzature principalmente dedicate all’aumento di equipaggio sulla ISS in questa fase si parla ancora di post-missione per la navetta Endeavour, ultima in ordine di tempo ad essere tornata sulla Terra.
Il lancio dipenderà fortemente dall’andamento e dalla data di partenza di STS-125, visto che l’orbiter e l’ET saranno  assemblati in contemporanea a questa missione ed entrambi i complessi dovranno essere contemporaneamente sul pad.
Al termine della missione verso Hubble il complesso di lancio per STS-126 verrà spostato dalla rampa 39B, la quale sarà pronta per le modifiche e il parziale smantellamento, alla 39A senza tornare nel VAB, per ricevere il payload della missione primaria.
La riparazione dello scudo termico è appena iniziata e la maggior parte è ancora da effettuare, nel mentre si sta effettuando un’ispezione approfondita al sistema di aerazione il quale aveva subito una contaminazione per la rottura di un filtro HEPA nella OPF prima di STS-123.
Fino ad ora sono stati trovati alcuni piccoli materiali ma nulla che avrebbe messo in pericolo la funzionalità del sistema e nel mentre sono state riviste alcune procedure di manutenzione per evitare che si ripetano episodi simili.
Le operazioni sull’orbiter intanto procedono normali con la sostituzione dei freni sul carrello principale e la sostituzione di alcuni finestrini (1 e 6).
Settimana prossima si concluderà anche l’installazione dell’OBSS (Orbiter Boom Sensor System) per la missione.
Altri lavori sono in corso sul sistema di pressurizzazione dei propulsori principali, installazione delle nuove antenne 1 e 5 e test sull’impianto idraulico.
La missione non ha problemi strettamente legati agli ET in quanto è più direttamente collegata alla STS-125 la quale ha fra i requisiti di lancio già l’ET-129 previsto per STS-126.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.