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ESA: ballottaggio Saturno-Giove

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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Ci sono due missioni nei progetti ESA che si contenderanno la possibilità di diventare realtà entro il prossimo autunno.
Sono Laplace, con obiettivo finale Europa e il sistema Gioviano, e Tandem che potrebbe invece puntare a Titano ed Encelado.
Entrambe sono missioni della "Cosmic Vision" dell'ESA e sono le reduci da una lunga selezione che dovrà portare alla realizzazione della prossima grande missione scientifica Europea del futuro decennio.
Laplace prevede di studiare l'intero sistema Gioviano con particolare attenzione ad Europa, satellite Galileiano del pianeta gassoso, che potrebbe nascondere al di sotto della propria superficie ghiacciata oceani liquidi.
L'obiettivo è quello di determinare a che livello la vita possa esistere negli ambienti del satellite e quale ruolo ha svolto il processo di formazione di questi oggetti nella possibilità che possa essere presente.
La missione potrebbe includere un penetratore in grado di analizzare la superficie ghiacciata e forse l'oceano sottostante.
L'altra pretendente è Tandem che proseguirebbe il percorso di ricerca iniziato da Cassini-Huygens nel sistema di Saturno, concentrandosi questa volta su Titano e, prima di inserirsi nell'orbita di quest'ultimo, effettuando un passaggio su Enceladus.
Enceladus ha recentemente rivelato degli incredibili getti di acqua vaporizzata contenenti materiale organico sgorgare dalla sua superficie.
La missione prevederebbe anche un penetratore o un lander destinato a questo corpo prima di essere lasciato per trasferirsi nell'orbita di Titano.
Qui, per la campagna di ricerca verrebbe impiegato: un orbiter costituito dalla sonda madre, una piattaforma aerostatica per lo studio dell'atmosfera di idrocarburi del satellite e un certo numero di minilander per lo studio della superficie.
Lo scopo primario di entrambe le missione è chiaro, studiare quali ambienti nel nostro sistema solare possano ospitare qualche forma di vita e in secondo luogo approfondire le dinamiche di formazione e composizione dei corpi celesti di questi mini-sistemi solari.
La scelta avverrà il prossimo autunno, prima della ministeriale e il lancio per la missione prescelta è previsto per il 2018.

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