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ASI: Senza la ricerca il Paese non ha futuro

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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Un intervento del Presidente dell'ASI sul Corriere della Sera 

 Si parla poco di ricerca in questa campagna elettorale tra mozzarelle, Alitalia e futili polemiche sulle schede. Qualcuno pensa che gli elettori siano al livello dì scolaretti. Smettiamola, non è cosi. Gli elettori sanno, per esempio, che senza la ricerca il Paese non ha futuro. Sanno che non siamo in Europa solo per cercare di ricevere aiuti, ma per stare alla pari con i Paesi che fanno ricerca e innovazione. E sanno che sono i ricercatori italiani (bravi come gli altri) a farci giocare nella Champions League della ricerca europea.

Prendiamo lo spazio e la Agenzia spaziale italiana, che in questi giorni compie 20 anni. Negli ultimi dodici mesi ha messo in orbita tre satelliti interamente nazionali ad altissima tecnologia, per l`osservazione della Terra e dell`universo profondo. Ha contribuito con tre lanci alla costruzione della Stazione spaziale, dove il volume abitato dagli astronauti, anche italiani, è per il 40% made in Italy. Nei prossimi 18 mesi prevediamo altri tre lanci di satelliti nazionali e altrettanti verso la Stazione spaziale. Per dopo abbiamo piani ancora più arditi. Molto merito va alla industria spaziale italiana, con una ottima reputazione in Europa. In più, nonostante la crisi di governo, la presidenza della prossima Conferenza europea ministeriale sullo spazio è stata assegnata all`Italia, per la prima volta dal 1975. Forse, non è per caso: l`Europa si è accorta che ci siamo. E allora vorremmo che anche il nuovo governo si accorgesse di noi.

A nome di tutti i ricercatori italiani chiedo, molto prima di fondi, attenzione. Chiedo che il nuovo governo ci dica: crediamo nella ricerca e nella cultura, vi prendiamo sul serio. E aggiunga: taglieremo la terrificante burocrazia della macchina pubblica italiana e aumenteremo il numero dei ricercatori, poi introdurremo davvero meritocrazia e valutazione. Pensiamo di meritarcelo e aspettiamo con fiducia, fàcendo il nostro dovere.

Dal "Corriere della Sera", 10 aprile 2008

Fonte: ASI

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