AGILE compie un anno
Presentati oggi all’ASI i risultati dei primi 12 mesi di missione
La mappa completa del cielo osservato nella radiazione gamma, nuove scoperte sul centro della nostra galassia. E poi ancora buchi neri, stelle di neutroni, lampi di raggi gamma e 'flash' gamma terrestri provocati da lampi di foreste tropicali. Ha visto e 'studiato' tutto questo, e molto altro ancora, il satellite tutto italiano Agile (Astrorivelatore Gamma ad Immagini ultra Leggero) che oggi compie un anno di vita nello spazio. Un anno ricco di importanti risultati scientifici illustrati oggi, nella sede dell'ASI. Un incontro che è stato anche l'occasione, per i vertici degli enti coinvoti, per fare il punto sulla situazione delicata della ricerca italiana.
Il presidente dell'ASI, Giovanni Fabrizio Bignami, si è detto estremamente soddisfatto del primo anno di missione : "Agile“ spiega Bignami “evidenzia che possiamo fare piccole missioni a basso costo con un grande contenuto scientifico. I dati di Agile stimolano numerose osservazioni da vari osservatori in tutto il mondo, inclusi i radiotelescopi più importanti, gli osservatori ottici e quelli spaziali".
"Agile” continua Bignami “dimostra che vanno benissimo ed in modo spedito le piccole missioni dell'ASI. Ora il prossimo passo sarà mandare in orbita Glast, missione più complessa che vedrà in orbita un telescopio per raggi gamma di nuova generazione. Nel 2012, invece, sarà la volta di Simbol-X, la prima missione che l'ASI farà con il Cnes francese per l'astronomia X, un maxi telescopio formato da due satelliti che ci porterà nuove importanti conoscenze come sta dando già prova di fare Agile".
“La strategia è quella di alternare sempre grandi e piccole missioni, cosa che ci permette di lavorare al meglio", spiega la responsabile Osservazione dell’Universo dell’ASI Simona di Pippo. “Entro fine anno selezioneremo nuove piccole missioni che partiranno entro il 2012”.
"Agile non è l'unica collaborazione fra Inaf e Asi, e salutiamo con gioia i risultati raggiunti fin qui da questo nostro satellite" ha commentato il presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, Tommaso Maccacaro.
"Siamo felici che sia partito, ma soprattutto che stia guardando con 'occhiali' nuovi l'Universo" ha aggiunto il presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Roberto Petronzio. "La sfida culturale di Agile” ha detto ancora Petronzio “è vedere tracce di materia oscura di cui dobbiamo capire ancora molto. Tutti insieme noi Enti di ricerca italiani possiamo fare molto. Dopo Agile sarà la volta di Glast, poi avremo l'appuntamento con la missione Pamela con la quale puntiamo a cercare l'antimateria. Queste missioni continueranno a vedere gli Enti italiani lavorare assieme". L'amministratore delegato di Gavazzi Space, Lanfranco Zucconi, parla di Agile come di "un asset che dimostra ancora una volta che siamo in grado di fare, non dei miracoli ma cose molto importanti. Oggi festeggiamo un successo che sarà sui giornali nei prossimi anni".
Nel finale i tre presidenti si sono trovati d’accordo nel richiamare l’attenzione sul momento delicato per la ricerca italiana. ''La nostra ricerca soffre” ha affermato Petronzio, “i fondi sono calati notevolmente negli ultimi anni''. A rischio, sostiene il presidente dell'Inaf Tommaso Maccacaro, ci sono le missioni del prossimo futuro:''Bisogna capire che la ricerca è un pilastro che ha ripercussioni industriali importantissime''. Secondo Bignami oltre a maggiori fondi serve anche una semplificazione della burocrazia legata alla ricerca e occorrerebbe sanare la situazione dei molti precari impegnati in ruoli anche delicati nelle missioni.
Fonte: ASI
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