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STS-123 FD4 EVA1

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

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La EVA prevista per la giornata odierna è stata completata con successo, in 7 ore e 1 minuto da Richard Linnehan e Garrett Reisman.
Gli obiettivi principali erano la preparazione della prima parte di Kibo per essere spostata dalla stiva dell'Endeavour ad Harmony, operazione poi eseguita in seguito, e il parziale montaggio del Dextre, l'estensione al braccio robotico Canadese.
Per il modulo pressurizzato di Kibo, dopo averlo preparato nella EVA è stato spostato utilizzando il braccio del Endeavour da Takao Doi e Dominic Gorie ed è ora agganciato nella sua posizione provvisoria su Harmony.
E' già completato il controllo per eventuali perdite fra i due moduli con esito negativo e si attende ora la giornata di domani per l'ingresso e l'attivazione.
Sembra invece aggravarsi la situazione del Dextre dopo che il tentativo di caricare una patch al programma sospettato d'aver causato il problema è fallito.
Ora è molto più consistente l'ipotesi di un problema ad un cablaggio piuttosto che ad un problema software.
Il problema software era stato ipotizzato dato che già altri componenti della ISS che utilizzano elettroniche e componenti simili avevano avuto questo inconveniente.
Mano a mano che si analizzava il problema questa notte diventava però sempre più evidente che il problema non era nel software ma in una errata configurazione dei cablaggi fra Dextre e la piattaforma su cui è alloggiato, e con la conferma che neanche la patch ha risolto il problema il presentimento è diventato quasi certezza.
Nell'attuale configurazione anche con l'alimentazione collegata qualsiasi dato non è ricevibile o ritrasmissibile diventando quindi un braccio "morto".
Il problema è stato rilevato solo ora e non era mai stato individuato in precedenza.
Potrebbe essere qualche cosa legato alla MBS (mobile base system) su cui è montato che avendo volato nel 2002 non è stato possibile collaudare insieme a Dextre e i test eseguiti son stati fatti esclusivamente tramite simulazioni e non sull'hardware vero.
Sono stati fatti molti test nei mesi passati ma nessuno che avesse mai rilevato questo problema di progettazione.
Si è comunque abbastanza fiduciosi nel poter risistemare in orbita il problema anche perchè è limitato all'interfaccia MBS-Dextre e non al braccio di per sè.
Il piano è quello di agganciare Dextre direttamente con il braccio della Stazione che fornirà l'energia necessaria per l'attivazione e la separazione dalla piattaforma che dovrà essere riportata a terra.
Nella prima EVA si sono collegate le "mani" alle "braccia" di Dextre e nella prossima EVA, di Sabato notte, le braccia verranno collegate al dorso completando l'assemblaggio.
Dextre è certificato per sopravvivere allo spazio senza alimentazione per 100-125h, molto di più di quanto è ora richiesto per attuare il piano alternativo.
Per domani è prevista l'attivazione e l'ingresso nel JLP e la preparazione per la EVA-2, ci saranno anche un paio di conferenza con alcune testate giornalistiche a terra.

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