Scudo Orion arrivato al KSC
E' arrivato al KSC per iniziare i test di collaudo il primo prototipo dello scudo termico che equipaggerà l'Orion.
Diretta evoluzione dei materiali utilizzati prima nell'Apollo e poi nello Shuttle, lo scudo è realizzato in PICA (phenolic impregnated carbon ablator), ablativo, per quanto riguarda la parte esterna e materiale ceramico simile a quello utilizzato sul TPS dello Shuttle per la parte interna.
Lo scudo è formato da circa 200 piastrelle anzichè le 24.000 dello shuttle, rendendolo estremamente più semplice nella gestione e economico, e grazie a queste caratteristiche si è preferito non ricondizionarlo ad ogni volo ma utilizzarne uno sempre nuovo ad ogni missione.
Il materiale ablativo (PICA) brucerà nel rientro e assorbirà gran parte dell'energia da dissipare a oltre 40.000 km/h e oltre 2700°C dei rientri lunari o extraplanetari, mentre le piastrelle ceramiche sottostanti isoleranno la struttura vitale della capsula.
Il PICA è stato utilizzato di recente anche per lo scudo della Stardust funzionando egregiamente come previsto.
Quello appena trasportato al KSC è un MDU (manufacturing demonstration unit) ovvero un prototipo del tutto simile a quello definitivo che non volerà nello spazio, ma sarà sottoposto a tutti i test necessari a terra, a partire da Raggi X, laser e tutti i test non distruttivi che ne dovranno verificare la rispondenza ai requisiti approvandone il design e il processo di costruzione.
Foto credits: Damaris Sarria
Questo articolo è copyright dell'Associazione ISAA 2006-2024, ove non diversamente indicato. - Consulta la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.