Lanciato l’ATV, primo cargo automatico europeo

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
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È stato lanciato con successo dalla base di Kourou (Guyana Francese) con un Ariane 5 l’ATV “Jules Verne”, il primo cargo dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), con a bordo esperimenti e rifornimenti destinati agli astronauti sulla stazione spaziale internazionale (ISS). Il veicolo ATV (Automated Transfer Vehicle), progettato per essere lanciato privo di equipaggio, raggiungerà nelle prossime settimane in modo del tutto automatico la ISS per attraccare ad inizio aprile al modulo di servizio russo Zvezda, al quale rimarrà agganciato per sei mesi prima di rientrare bruciando nell’atmosfera con oltre sei tonnellate di rifiuti a bordo.

L’ATV (Automated Transfer Vehicle) è stato realizzato con una importante partecipazione di Thales Alenia Space che ha svolto un ruolo cruciale per conto del primo contraente Astrium Space Transportation, essendo stata responsabile per la progettazione e la costruzione del “cargo carrier” (ICC), del sistema di controllo termico passivo, dell’unità di alimentazione elettrica, dei sistemi di prova e degli apparati di telecomunicazione per le telemetrie e telecomandi dell’intero veicolo. Thales Alenia Space ha inoltre partecipato all’integrazione e prove dell’intero sistema.

Il modulo pressurizzato, realizzato da Thales Alenia Space, è costituito da un elemento cilindrico di 4,6 metri di diametro per quattro metri di lunghezza, per un totale di 45 metri cubi, del peso di quattro tonnellate, cui sono integrati da un lato il sistema di attracco alla ISS e dall’altro il sistema propulsivo. Questi due elementi derivati da quelli già operativi nei veicoli Russi Progress e Sojuz, sono stati forniti dall’industria russa RSC-Energia.

«Ancora una volta Thales Alenia Space è presente con ruoli di rilievo in missioni spaziali di grande complessità e importanza come il lancio dell’ATV Jules Verne, che rappresenta un rilevante passo avanti. L’ATV Jules Verne – ha detto Carlo Alberto Penazzi amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia – rappresenta il primo elemento di una serie che sarà sviluppata nella sede Thales Alenia Space di Torino fino al 2012. Stiamo lavorando nel programma ATV dal 2000 alla guida di un team di circa 200 subcontrattori. La consegna della seconda unità avverrà entro la fine del 2008, per un lancio pianificato nella seconda metà del 2009. Anche gli stabilimenti Thales Alenia Space di Belgio e Spagna hanno contribuito alla realizzazione di questo modulo».
Anche per l’ATV sono stati usati i moduli cilindrici che Thales Alenia Space ha sviluppato inizialmente per gli MPLM, i cargo italiani portati sulla ISS dallo shuttle, il cui sviluppo ha permesso alla nostra industria di acquisire il Columbus, riducendone i costi di sviluppo e validazione.

«Il lancio di Jules Verne segna un importante passo nella trasformazione dell’ESA in un partner indispensabile per la ISS», ha detto il direttore generale dell’Agenzia spaziale europea Jean-Jacques Dordain, aggiungendo che esso «è il risultato di una stretta collaborazione tra stati membri, industria europea, Arianespace, CNES; ESA e partner internazionali e consolida il ruolo dell’ESA nella futura esplorazione spaziale internazionale del sistema solare».

Nel corso della sua missione alla Stazione Spaziale, l’ATV non fungerà solo da “container” per il trasporto di apparecchiature e rifornimenti e da volume abitabile e magazzino rifiuti, ma avrà anche il fondamentale compito di riportare nella corretta orbita la stazione spaziale con il suo sistema di propulsione (re-boost), una manovra finora effettuata con i motori del modulo russo SM o con i cargo Progress, che hanno però collezionato almeno un paio di fallimenti nell’esecuzione dell’operazione (2005 e 2006).

Ricordiamo infine che anche un’altra azienda italiana ha una parte di merito nel lancio dell’ATV: il successo del lanciatore Ariane 5 che ha portato in orbita l’ATV compete in buona parte anche all’azienda italiana Avio, leader nella propulsione aerospaziale, che di Ariane 5 realizza complessivamente il 14%. In particolare Avio produce nei propri stabilimenti di Colleferro (Roma) e Kourou i due motori laterali (booster) a propellente solido, mentre a Torino realizza la turbopompa a ossigeno liquido, componente essenziale del motore del primo stadio.

Fonte: dedalonews.it

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.