STS-122 L-1 and counting

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

Procede tutto in maniera piuttosto fluida sulla 39A in attesa del lancio previsto per domani dell'Atlantis diretto verso la ISS, con un importante carico da consegnare.
L'unica incognita continua a rimanere il meteo con poche variazioni ma sempre con la possibilità e la speranza che qualche cosa possa cambiare in vista del tentativo di domani, alcune previsioni danno infatti il grosso della perturbazione in arrivo in serata lasciando un buon margine per la prima parte della giornata.
Sul pad si stanno preparando i serbatoi per la pressurizzazione, la preparazione per il PRSD (Power Reactant Storage and Distribution) ha subito alcuni ritardi per una perdita nel circuito del GO2 ma è stata subito riparata dai tecnici già pronti per queste evenienze.
Tutti gli interrogativi sorti durante l'ultima FRR sono stati chiusi nella MMT di ieri.
L'interrogativo più grande rimane la funzionalità dei sensori ECO, mentre la fiducia di un loro completo funzionamento rimane alta è stato comunque preparato un piano per eventuali problemi.
Rimane confermata la regola del 3/4, ovvero che almeno 3 dei 4 sensori devono dare valori corretti per poter lanciare.
Sono poi stati stilati anche numerosi altri piani a seconda delle anomalie si dovessero riscontrare.
Rimane attivo anche un piano di contingenza per eventuali perdite di freon dovute ad un eventuale danno al circuito di raffreddamento nel tubo flessibile analizzato nei giorni scorsi.
Per quanto riguarda questo piano, sarà approvato solo nelle prossime ore sentendo la consulenza degli uffici EECOM (Emergency, Environmental and Consumables Operation Manager) e EGIL (Electrical Generation and Illumination Office).
Si potrebbe prevedere di aggiungere acqua al sistema di raffreddamento in caso di problemi di perdite su un circuito, potenziandone l'altro e considerando che se il tubo dovesse cominciare a perdere ci sarebbe comunque l'obbligo di un rientro forzato alla prima opportunità.
Per la chiusura della stiva in orbita invece non c'è ancora nulla di deciso, e la procedura verrà comunicata solo in un secondo momento all'equipaggio.
Bisognerà decidere quando isolare il circuito, se prima di chiudere i portelli o prima del deorbit burn, si dovrà decidere anche in base alle possibili cavitazioni che si andrebbero a creare, per ora sembra possibile un isolamento prima della chiusura.
Per oggi è prevista la preparazione finale per il tanking, il riempimento dei serbatoi d'acqua sul pad per il sound suppression system e la chiusura dei portelli di poppa dell'orbiter.
T-15 AND COUNTING.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.