Il laboratorio europeo Columbus lascia la Terra
Columbus, laboratorio scientifico spaziale avanzato dell'ESA, è stato appena lanciato in orbita e presto raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per l'attracco.
Il Columbus è stato lanciato oggi alle 20:45 CET, a bordo dello Space Shuttle Atlantis della NASA, dal Kennedy Space Centre di Cape Canaveral, in Florida. Per il suo viaggio di sola andata verso l'orbita terrestre, il Columbus è stato affidato alle mani esperte di un equipaggio composto da sette astronauti, di cui due europei: il francese Léopold Eyharts e il tedesco Hans Schlegel.
Mentre Hans Schlegel ritornerà sulla Terra al termine della sua missione di 12 giorni dello Shuttle, Léopold Eyharts rimarrà a bordo dell'ISS per oltre due mesi, con il compito di supervisionare la messa in funzione in orbita del laboratorio Columbus dell'ESA e delle sue strutture, nonché per eseguire un programma di esperimenti.
Sabato 9 febbraio alle 18:23 CET lo Space Shuttle Atlantis raggiungerà la ISS per attraccare e il giorno seguente il braccio robotico Canadarm2 della stazione rimuoverà il modulo Columbus dalla stiva dello Shuttle per agganciarlo al portello di destra del modulo Harmony (Nodo 2). La manovra sarà supervisionata in esterno da due astronauti, tra cui Hans Schlegel durante un'uscita nello spazio.
Una volta agganciato il modulo, avranno inizio le operazioni di messa in funzione sotto la responsabilità di Léopold Eyharts, che diventerà parte dell'equipaggio permanente della ISS. Gli esperimenti a bordo del Columbus avranno inizio entro poche ore dal termine di queste operazioni.
Durante la permanenza dell'Atlantis attraccato alla ISS sono previste due passeggiate nello spazio: in occasione della seconda Hans Schlegel e un astronauta della NASA usciranno ad installare i carichi scientifici esterni e le maniglie sul modulo Columbus.
Un laboratorio avanzato per la ricerca scientifica in orbita
Grazie alle sue esclusive caratteristiche, il laboratorio Columbus rappresenta una vero e proprio caposaldo tra i contribuiti dell'Europa alla Stazione Spaziale Internazionale. Una volta agganciato al suo avamposto orbitale, questo modulo tubolare lungo 7 metri e del peso di 12,8 tonnellate fornirà infatti un ambiente in cui gli astronauti potranno lavorare con apparecchiature scientifiche e condurre in assenza di gravità numerosi esperimenti nel campo delle scienze della vita, dalla fisiologia umana alla biologia, alla fisica dei fluidi, alle scienze della materia, alla tecnologia e all'educazione. Sono inoltre previste strutture esterne per la conduzione di esperimenti di scienze spaziali, l'osservazione della Terra e per testare materiali e tecnologie spaziali avanzate.
Con il lancio e l'attracco del Columbus, l'ESA diviene oggi responsabile delle operazioni e dell'utilizzo della ISS e sarà pertanto autorizzata a far volare i propri astronauti in missioni di lunga durata,, come membri dell'equipaggio permanente della ISS, in una percentuale effettivamente proporzionale all'investimento europeo nella Stazione Internazionale.
Il Columbus trasporta 2,5 tonnellate di carichi scientifici, composti da cinque strutture rack integrate all'interno o strutture di ricerca modulari multiutente (il Biolab, il Laboratorio per la scienza dei fluidi, i Moduli Europei per la Fisiologia, l'European Drawer Rack e l'European Transport Carrier). Due ulteriori carichi, da montare sulle piattaforme esterne del Columbus, sono invece trasportati separatamente nella stiva dello Shuttle: l'Osservatorio Solare e la European Technology Exposure Facility. Altri carichi interni ed esterni verranno aggiunti in un secondo momento.
Non appena sarà collegato all'ISS, il laboratorio spaziale europeo sarà monitorato e seguito dal Centro di Controllo del Columbus, situato all'interno della sede dell'Agenzia Spaziale Tedesca (DLR) a Oberpfaffenhofen in Germania, che sarà responsabile anche della messa in servizio e del coordinamento delle attività scientifiche condotte a bordo. Il Centro di Controllo dedicato gestirà anche la rete europea di comunicazioni a terra, fornendo i collegamenti con i centri di controllo statunitense e russo così come con gli altri centri europei di controllo. In tutt'Europa è stata istituita una rete di centri di controllo operativo e di supporto utenti, chiamati USOC (User Support and Operations Centre) per consentire ai ricercatori di interfacciarsi con i carichi scientifici a bordo del Columbus e permettere loro di controllare direttamente i propri esperimenti per poi ricevere i dati dei risultati in tempo reale.
Elementi strutturali europei per la Stazione
Sebbene il Columbus costituisca il principale contributo dell'ESA alla Stazione Spaziale Internazionale, non è certo il primo di essi, né sarà l'ultimo ad essere lanciato. L'ESA ha infatti già fornito un sistema di gestione dei dati per il segmento russo (DMS-R) e diverse strutture rack di attrezzature di ricerca ormai in funzione da tempo, come il MGS (Microgravity Science Glovebox) o il MELFI (Minus Eighty degrees Laboratory Freezer for the ISS), il congelatore da laboratorio a -80° per la ISS. In base a un accordo di scambi con la NASA, l'ESA ha inoltre fornito il modulo di collegamento Harmony (Nodo 2), trasportato dal precedente volo dello Shuttle lo scorso ottobre. Inizio marzo, un lanciatore Ariane 5 porterà in orbita anche il cargo spaziale automatizzato 'Jules Verne', il primo di una serie di ATV (Automated Transfer Vehicles, veicoli automatizzati di trasporto che serviranno tanto per la manutenzione che per fornire un'ulteriore spinta necessaria alla Stazione. Gli altri contributi europei programmati per il futuro comprendono il braccio robotico europeo, il modulo Nodo 3 e la struttura di osservazione Cupola.
“Il lancio del Columbus segna l'inizio di una nuova era. Abbiamo atteso a lungo questo momento storico per il volo spaziale europeo e le scienze spaziali”, dichiara Daniel Sacotte, Direttore dei programmi dei Voli Abitati, Microgravità ed Esplorazione dell'ESA. “La prima decisione presa in merito alla realizzazione del Columbus risale al 1985. All'epoca si era pianificato un contributo al progetto Stazione Spaziale Freedom della NASA ma, con i cambiamenti avvenuti nel panorama mondiale, la stazione fu riprogettata per conferirle la sua attuale identità di vero programma internazionale. Siamo stati quindi in grado di iniziare il pieno sviluppo Columbus solo circa dodici anni fa. Oggi il Columbus è una realtà, un laboratorio nello spazio di capacità molto maggiore a quanto proposto in origine nel 1985 e persino rispetto alla pianificazione del 1995, poiché abbiamo potuto avvantaggiarci dei ritardi di assemblaggio dell'ISS per migliorarne la progettazione e le attrezzature. Il Columbus è ora un laboratorio di prima classe, pronto per 10 anni di eccezionali esperimenti scientifici.”
“Quando gli astronauti apriranno il portello ed entreranno nel Columbus per accendere e attivare le sue apparecchiature scientifiche sarà un gran giorno per l'Europa, un giorno ormai molto vicino” commenta il Direttore Generale dell'ESA, Jean-Jacques Dordain. “Abbiamo percorso molta strada dai primi giorni dello Spacelab a bordo dello Space Shuttle. Con il Columbus e i prossimi ATV, siamo passati dallo stato di "passeggero" a quello di partner a tutti gli effetti. Per la prima volta, una struttura europea abitata sarà operativa in orbita in modo permanente, sotto il diretto controllo di un centro europeo. Il know-how acquisito per giungere a questo traguardo sarà di enorme importanza per preparare il futuro del volo spaziale abitato, nell'orbita terrestre e oltre, con i nostri partner internazionali. Desidero ringraziare tutti i gruppi di lavoro dell'ESA e le realtà industriali in Europa per questo successo, nonché gli stati membri dell'ESA che, nonostante tutte le modifiche alla configurazione dell'ISS nel corso degli anni, hanno sempre garantito il loro sostegno all'ESA, in modo da consentirci di diventare uno partner più che affidabile in questo campo. Colgo inoltre l'opportunità per riconoscere il prezioso contributo della NASA, del suo Amministratore e di tutti i gruppi di lavoro coinvolti in questo evento straordinario, per la loro dedizione nel mantenere un solido programma a fronte del difficile compito di assemblare la Stazione Spaziale Internazionale”.
Lo Space Shuttle Atlantis si staccherà dalla ISS il 16 febbraio, per rientrare in Florida due giorni dopo.
A differenza degli altri membri delle missioni STS-122, Léopold Eyharts rimarrà a bordo della Stazione, per prendere il posto dell'astronauta della NASA Dan Tani come membro permanente dell'equipaggio della ISS. Durante la sua permanenza nella Stazione, Léopold Eyharts procederà alla messa in servizio del Columbus e alla conduzione dei primi esperimenti a bordo. Rientrerà poi sulla Terra con il volo successivo dello shuttle, il STS-123.
A seconda della pianificazione del traffico sulla ISS, Léopold Eyharts potrebbe trovarsi ancora a bordo per l'arrivo dell'ATV 'Jules Verne', con il suo carico di merci, propellente e fluidi per la stazione, ed essere così testimone di un altro importante passo per la presenza dell'Europa nello spazio esterno.
Fonte: ESA
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