Sono stati scelti i sei progetti di cui l’Agenzia Spaziale Italiana finanzierà la fase A (ovvero lo studio di fattibilità), tra le proposte pervenute in risposta al bando per le Missioni di opportunità. Il bando era dedicato a missioni di breve durata e dimensioni contenute, in grado di rispondere a precise esigenze della comunità scientifica e industriale italiana. Missioni che sfruttino, per esempio, opportunità di lancio su voli di qualifica di lanciatori europei, o possibilità di sperimentazione a bordo della ISS.
In base ai risultati della fase A, entro ottobre verrà selezionata una short list di 3 missioni. La fase realizzativa della prima classificata prenderà subito il via, mentre la seconda e la terza classificata saranno realizzate successivamente. I sei progetti selezionati sono:
FEBO (proposto da Kaiser Italia S.r.l.)
Complesso di esperimenti da esporre all’esterno della ISS, dedicati a studi di Esobiologia, Radiobiologia, Fisica della Radiazione Spaziale e Fotobiologia, alla misura delle radiazioni cosmiche, e al rientro di campioni di polvere extraterrestre.
LIFT (proposto da Galileo Avionica, Firenze)
Si tratta di una proposta dedicata allo sviluppo di una nuova unità sperimentale da inserire nella facility FASTER dell’ESA su ISS. Lo scopo è quello di eseguire esperimenti in microgravità sulla stabilità e le proprietà chimico-fisiche di film liquidi acquosi in oli (idrocarburi).
XIAO (proposto da INAF/IASF-Milano)
Si propone di realizzare un telescopio X per lo studio dei Gamma-Ray Bursts (GRB), parte del pay-load della missione cinese SVOM, e di contribuire alla realizzazione del Ground Segment mediante l’utilizzo della Stazione di Terra dell’ASI a Malindi
ROSA 2° Generazione per ISRO(proposto da Thales Alenia Space S.p.A. – Milano)
Si tratta di una proposta dedicata allo sviluppo di uno strumento per lo studio dei profili delle grandezze fisiche dell’atmosfera quali pressione, temperatura e umidità, che sfrutta la tecnica della radio-occultazione dei satelliti di navigazione quali i satellite della costellazione GPS, GLONASS e GALILEO. In aggiunta, Rosa di 2° generazione può studiare la superficie terrestre utilizzando lo scattering dei segnali dei satelliti di navigazione.
OLOS (proposto da Carlo Gavazzi Space S.p.A.)
Si propone lo sviluppo, la realizzazione, la verifica e la validazione in orbita di un pacchetto di equipaggiamenti miniaturizzati integrati all’interno del nanosatellite OLOS, con la finalità di acquisire nuove conoscenze relative alle operazioni di monitoraggio in volo e docking realizzate dallo stesso OLOS.
SPACE Q (proposto da Dip. Ing. dell’Informazione, Univ. di Padova)
Si propone di realizzare ed operare un sistema di comunicazione basato sullo scambio di singoli quanti di luce, con un terminale posto a bordo di un satellite in orbita LEO e l'altro in una stazione a Terra. Gli obiettivi del progetto includono l'implementazione, per la prima volta nello spazio, di protocolli di comunicazione quantistica a singolo fotone basati sulla codifica in polarizzazione. Verrà inoltre studiato e sviluppato un sistema dimostrativo di comunicazione ottica da satellite basata sugli stati di momento angolare orbitale della radiazione, che potenzialmente permettono la codifica sicura dell'informazione su alfabeti più estesi del binario.
Fonte: ASI