Incontro tra il presidente ASI e l’Administrator NASA sul futuro dell'esplorazione spaziale
Un passo avanti importante verso una strategia comune, che veda Stati Uniti ed Europa unire le forze per portare il primo uomo su Marte. È l’esito dell’incontro a Washington, il 26 febbraio, tra l’Administrator della NASA Michael Griffin e il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giovanni Fabrizio Bignami.
L’incontro, svoltosi pochi giorni dopo la felice conclusione della missione che ha portato il laboratorio europeo Columbus sulla Stazione Spaziale Internazionale, aveva all’ordine del giorno il futuro del volo umano nello spazio. Tanto per la NASA quanto per l’ESA e le altre agenzie europee, infatti, è tempo di pensare al domani, in vista dell’abbandono dello Space Shuttle (che cesserà di volare nel 2010) e della necessità di iniziare a progettare il post-Stazione Spaziale Internazionale (la cui vita operativa prevista termina nel 2015).
Griffin ha ribadito che gli Stati Uniti considerano il ritorno sulla Luna il loro obiettivo prioritario: per la NASA, riportare un equipaggio sul nostro satellite e costruirvi, questa volta, una base permanente, significa aprire importanti prospettive per la ricerca scientifica e la sperimentazione di nuove tecnologie. Inoltre, consentirà di prepararsi a ulteriori e più ambiziosi obiettivi di esplorazione del Sistema solare.
L’Administrator della NASA ha però chiarito che il ritorno sulla Luna va considerato soprattutto come il primo passo verso l’invio di un equipaggio su Marte. E’ questo l'obiettivo finale, condiviso tanto dagli Stati Uniti quanto dall’Europa (come ha confermato recentemente il Presidente francese Nicolas Sarkozy, invitando tutti i paesi europei a scommettere su questa impresa).
“Griffin ed io ci siamo trovati d’accordo sul fatto che l’Europa dovrebbe puntare su due obiettivi” racconta il presidente dell’ASI Giovanni Bignami. “Lo sviluppo di mezzi di accesso indipendente allo spazio con voli umani, e lo studio di sistemi di propulsione nucleare per viaggi interplanetari. Su questo secondo punto ASI e NASA hanno trovato una notevole convergenza. Inoltre, è stata considerata positivamente la possibilità di un cantiere orbitante per il montaggio della nave spaziale che dovrà raggiungere Marte, una volta che questa sarà definita”.
Fonte: ASI