A metà Gennaio il comitato militare-industriale del Governo Russo ha deciso di lanciare il programma Arktika per lo studio ambientale delle regioni artiche del pianeta.
Il programma, guidato da Lavochkin prevede una piccola costellazione di 5 satelliti in grado di analizzare al meglio le regioni ad elevate latitudini non raggiungibili dai tradizionali satelliti geostazionari.
Il progetto ha già visto il favore di Putin che lo ha approvato sulla base degli importanti contributi che potrà dare nelle previsioni meteo e nello sviluppo socio-economico del paese.
Anatoly Perminov, presidente dell'Agenzia Russa aveva spronato il Paese nella realizzazione e supporto di missioni scientifiche per lo studio della Terra che negli ultimi 15 anni erano state praticamente inesistenti, e ancora di più in questo settore specifico, con la totale assenza di strumenti nel mondo in grado di studiare le regioni artiche e in particolare fornire almeno previsioni meteo accurate alle alte latitudini del Paese, fino ad ora non coperte dai normali geostazionari.
La proposta si articola su 5 satelliti, due Arktika-M per l'analisi ottica, un Arktika-R con alcuni radar a bordo e indispensabile nelle notti polari, e due Arktika-MS che supporteranno le telecomunicazioni.
La copertura dell'artico sarà totale e potranno essere utilizzati da subito anche per la scoperta di giacimenti petroliferi e gasiferi.