SpaceDev completa la prima fase del suo contratto con la NASA
SpaceDev ha recentemente completato la prima fase del contratto che la vede legata alla NASA sullo sviluppo di un aerospazioplano da impiegare nel trasporto di merci e persone in orbita bassa.
Questa prima fase, chiamata di definizione della outer mold line (OML), consisteva nella realizzazione di un modello, sia digitale che reale, da utilizzare per i primi studi sia numerici che in galleria del vento.
Il modello digitale è stato ricavato dal modello reale, digitalizzato, che era impiegato nei test in galleria del vento al Langley wind-tunnel dalla NASA.
Con il proprio Dream Chaser, SpaceDev aveva firmato un accordo di collaborazione con la NASA simile a quelli del programma COTS, in cui l'Agenzia si impegnava nel supporto alla società in settori quali i requisiti per il docking e di sicurezza e uno scambio di conoscenze tecniche.
Il Dream Chaser è uno stretto derivato dell'HL-20 della NASA, studiato proprio a Langley.
La propulsione è stata rivista, con un nuovo propulsore ibrido di proprietà della SpaceDev, e fino ad ora è l'unico mezzo che sarà in grado di effettuare, a scelta, voli sia orbitali che suborbitali.
Saranno possibili diverse configurazioni, da 6 persone di equipaggio, passando per versioni intermedie con meno persone aumentando il peso destinato al cargo, fino ad una versione "all cargo".
I primi voli dimostrativi sono previsti per il 2009.
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