ESA e Inmarsat sottoscrivono il contratto per la realizzazione di Alphasat

Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA
Il logo di AstronautiNEWS. credit: Riccardo Rossi/ISAA

ESA e Inmarsat sottoscrivono il contratto per la realizzazione dell'innovativo satellite Alphasat

Venerdì 23 novembre, ESA e Inmarsat Global Ltd hanno annunciato a Parigi di aver formalmente stipulato un contratto per la realizzazione di Alphasat, uno dei satelliti per telecomunicazioni più grandi al mondo.
 
Il programma Alphasat è la maggiore dimostrazione della collaborazione tra settore pubblico e privato. Con Alphasat, Inmarsat sarà il primo cliente commerciale per la piattaforma Alphabus, la nuova piattaforma europea ad elevata potenza per le telecomunicazioni, sviluppata congiuntamente da Astrium e Thales Alenia Space. Questo progetto nasce da una collaborazione tra l'ESA e ilCNES (Centre National d’Etudes Spatiales) con l'obiettivo di fornire una risposta europea coordinata alla sempre maggiore domanda del mercato di carichi utili più grandi per le telecomunicazioni, destinati ai nuovi servizi a banda larga, trasmissione televisiva e comunicazione mobile.

Il programma Alphabus Alphasat prevede una spesa di € 440 milioni di euro da parte dei 16 stati membri dell'ESA. Secondo il programma di sviluppo, Alphasat sarà pronto per il lancio nel 2012.

La posizione a 25 gradi Est, che prevede un'estesa copertura su Africa, Europa, Medio Oriente e parti dell'Asia, consentirà ad Alphasat di affiancare efficacemente la costellazione di satelliti Inmarsat esistenti e fornirà l'opportunità di servizi nuovi e avanzati.

Astrium Satellites è il capo commessa industriale per lo sviluppo del satellite, che include anche la missione avanzata L-Band, con cui si raggiungerà l'obiettivo di rendere ancora più ricchi i servizi offerti dalla Broadband Global Area Network (BGAN) di Inmarsat. Il fattore chiave per l'implementazione di questo carico utile è il processore integrato avanzato, in corso di sviluppo da parte di Astrium Satellites, nel Regno Unito. Questo processore fornirà maggiore flessibile nella gestione dei carichi utili grazie alla possibilità di piena riconfigurazione della copertura e a una più versatile capacità di assegnazione della potenza.
 
Sai grazie all'incremento di efficienza nell'uso dello spettro che alla flessibilità del carico utile, Alphasat permetterà anche la massima affidabilità di comunicazione durante situazioni di crisi e di emergenza dovuta a catastrofi, consentendo la potenziale connessione di abitazioni, scuole e imprese in località remote e le comunicazioni tra autorità e popolazioni disperse, oltre a migliorare le comunicazioni essenziali in voce e in dati per una vasta gamma di settori industriali quali media, trasporti marittimi e petrolchimico.

Per questa applicazione, la flessibilità della piattaforma Alphabus verrà dimostrata implementando una ‘configurazione geomobile’ con possibilità di variazione di 90 gradi nell'orientamento di volo del satellite e un riflettore dispiegabile di grandi dimensioni (12 metri di diametro).

Oltre al carico di Inmarsat, Alphasat trasporterà anche tre carichi tecnologici dimostrativi dell'ESA (TDP): un indicatore stellare avanzato che si avvale di tecnologia a pixel attivi, un terminale laser ottico per comunicazioni tra l'orbita geostazionaria e quella bassa attorno alla Terra con velocità elevata di trasferimento dati, oltre a un carico destinato alla caratterizzazione delle prestazioni della trasmissione nella banda Q-V in preparazione al potenziale uso commerciale di queste frequenze. È in corso di valutazione il lancio di un quarto TDP destinato al monitoraggio degli ambienti spaziali e dei loro effetti.

Fonte: ESA

Credits: ESA

  Questo articolo è © 2006-2024 dell'Associazione ISAA, ove non diversamente indicato. Vedi le condizioni di licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.

Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.