Il governo del Kazakhstan ha chiesto alla Russia 1,5 miliardi di Rubli (60 milioni di dollari) di risarcimento per i danni provocati dall'esplosione del Proton precipitato lo scorso 6 Settembre e partito da Bajkonur.
L'incidente era avvenuto per un malfunzionamento del secondo stadio che ha portato l'intero vettore a precipitare a 40km dalla città di Zhezkazgan con tutte le sue 219ton di propellenti ipergolici altamente tossici.
Il governo ha fatto sapere che i soldi serviranno per il monitoraggio ambientale della zona colpita, e per risarcire gli agricoltori dei circa 32.000 ettari interessati dalla contaminazione e resi inutilizzabili per 19 fattorie diverse.
La Russia intanto ha annunciato il completamente della decontaminazione della zona, il team di ricerca ha controllato 1743kmq è ha individuato 119 frammenti del razzo esploso.
Le analisi hanno però registrato in più della metà dei 20 campioni di suolo prelevati dalle varie zone interessate una concentrazione del combustibile tossico sopra i limiti consentiti.
Il Kazakhstan ha anche annunciato che il divieto di lancio dei Proton verrà rimosso solo quando la Russia prenderà misure di sicurezza ambientale adeguate e verrà pagato l'intero risarcimento.
Perminov ha annunciato che nella notte si cercherà un accordo fra le parti per arrivare ad una soddisfazione reciproca negli interessi comuni.