Il prossimo mese il primo astronauta malese compirà il viaggio a bordo della Sojuz e della ISS, il candidato è ancora da selezionare fra i due possibili e solo negli ultimi 10 giorni verrà effettuata la scelta definitiva.
Essendo entrambi mussulmani sarà anche la prima volta che un mussulmano viaggerà nello spazio durante il mese del ramadan.
E qui sono sorti alcuni problemi riguardo alle tradizionali pratiche da eseguire durante questo periodo.
Innanzi tutto il digiuno, che dovrebbe essere praticato dall'alba al tramonto, ma nello spazio i cicli notte/giorno sono radicalmente diversi con un'orbita ogni 90minuti, Anan C. Mohd del Malaysia's Department of Islamic Development ha detto che l'astronauta potrà scegliere se non digiunare durante i giorni trascorsi nello spazio e recuperarli al ritorno oppure effettuare il digiuno seguendo l'orario di Bajkonur da dove partirà.
Il suo augurio è quello che possa effettuare il digiuno nello spazio, per la prima volta, come dettano le regole.
C'è stato anche un congresso cui hanno partecipato le autorità religiose e scientifiche dei paesi islamici per capire come svolgere le pratiche religiose nello spazio e durante le missioni.
Altro problema cui sono stati chiamati a risolvere era il momento della preghiera rivolti verso la Mecca con le logiche difficoltà di localizzarla in orbita. A questo e ad altri problemi il National Fatwa Committee ha deciso che le preghiere possono essere dette comunque nel proprio cuore e sospesi in microgravità e non ci saranno differenze se l'astronauta sarà sincero nelle sue intenzioni.