La NASA ha ufficialmente notificato a Rocketplane Kistler (RpK) il fallimento di alcuni obiettivi prefissi per proseguire il contratto per il programma COTS.
NASA e RpK hanno comunque confermato che la lettera non rappresenta una recisione di contratto, ma un avviso che le cose si stiano mettendo male.
Un recupero pare a questo punto molto improbabile visto che il termine per mettersi "in regola" è di soli 30 giorni.
I problemi sono nati per la mancanza di fondi da parte della RpK che aveva programmato un totale di 500 milioni di dollari provenienti da fondi privati ma ad oggi sono stati raccolti solamente 40 milioni di dollari. Facendo saltare quindi il requisito n°4 di maggio per il budget dell'azienda e ovviamente anche il successivo, il n°5 che consisteva in una Critical Design Review del modulo pressurizzato, essendo stata completata solamente una Preliminary Design Review.
A questo punto si prevede una recissione da parte della NASA del contratto che prevedeva finanziamenti per 207 milioni di dollari, distribuiti su diverse rate in base ai successi ottenuti.
Il contratto che copriva la fase di sviluppo e test non implicava in automatico da parte della NASA un acquisto dei successivi voli verso la ISS, essendo in un primo momento i concorrenti in numero superiore alle esigenze.
La situazione si è decisamente complicata con il rilascio da parte della NASA dei requisiti per la fase II del programma COTS, che non erano previsti fino al prossimo hanno e che sono stati recepiti dai firmatari quando lo sviluppo era ancora nelle prime fasi.
In parallelo Rocketplane continua lo sviluppo di un aerorazzo per voli commerciali suborbitali che verrà presentato ufficialmente alla prossima XPrize Cup e che a detta del CEO della società procede in maniera spedita e convincente, e che verrà presentato in una nuova configurazione in quella occasione.