Dopo le prime analisi alle immagini del lancio non sembrano esserci stati particolari problemi di detriti, le ispezioni continueranno ancora oggi sia a terra, dove si analizzeranno tutti i dati raccolti dalle immagini scattate dal suolo e da bordo, e in orbita con l'ispezione visiva dello scudo termico con il braccio robotico.
Il lancio viene definito come uno dei più "puliti" degli ultimi tempi visti i pochi detriti staccatisi.
Dalle immagini scattate dall'equipaggio subito dopo la separazione dall'ET si è visto che le parti danneggiate dell'ET sono solo una manciata e tutte in maniera superficiale e di dimensioni contenute.
Durante l'ascesa l'episodio senz'altro più importante è avvenuto a +177s quando un pezzo staccatosi dalla parte alta dell'ET è stato visto scorrere lungo la pancia dell'orbiter, colpirla e uscire da un lato della stessa, l'episodio non desta comunque preoccupazioni in quanto la navetta era ormai fuori dalla zona in cui la pressione sarebbe stata pericolosa rallentando il detrito, per cui non ci sono particolari dubbi sulla possibilità che abbia potuto fare danni.
Altri episodi sono avvenuti a +23 secondi, quando un frammento sembra aver colpito i "body flap" sotto gli SSME e a +58 secondi quando un altro piccolo frammento sembra abbia sfiorato lo scudo termico.
Ogni dubbio sarà comunque dissipato durante l'ispezione odierna con il braccio robotico.
Durante la notte mentre l'equipaggio dormiva è stato svegliato da un "master alarm" che segnalava un valore fuori scala (vuoto) per la pressione del serbatoio dell'ossigeno liquido 2, visto che il serbatoio non era utilizzato l'allarme è stato resettato e l'equipaggio è tornato a dormire.