Sono cominciati all'interno dell'OPF 2 i lavori di analisi e revisione dello Shuttle appena rientrato dalla sua ultima missione. Gli impatti sullo scudo termico sembrano sensibilmente diminuiti rispetto alle missioni precedenti e fino ad ora sembra una delle missioni più "pulite" degli ultimi tempi.
I dati derivano dal primo rapporto compilato quando ancora lo Shuttle era sulla pista, il rapporto completo e definitivo arriverà il 26 Agosto. Fino ad ora, mentre il numero di impatti maggiori è leggermente aumentato rispetto alla missione precedente dell'Atlantis a causa dell'impatto vicino al carrello principale, il numero degli impatti minori è drasticamente diminuito.
In totale si sono rilevati 174 impatti di cui 30 più importanti, mentre nella missione precedente si erano rilevati 292 impatti.
Di questi però, si sa per esperienza, un buon numero è provocato in fase di atterraggio quando lo Shuttle tocca terra e le ruote e la forma aerodinamica "risucchiano" detriti dalla pista scagliandoli contro lo scudo termico.
La prima ispezione al danno principale, effettuata questa notte, ha confermato che non dovrebbero esserci danni alla struttura, scongiurando lo scenario peggiore che prevedeva almeno 12 settimane di interventi per la sostituzione delle parti strutturali danneggiate. Lo strato inferiore alle piastrelle sembra integro e non toccato dal calore del rientro, il rapporto definitivo arriverà solo quando le piastrelle della zono saranno completamente rimosse per analizzare lo strato sottostante, ma per ora non ci sono segni di danneggiamento o di superamento dei limiti termici previsti.
Tutti gli altri elementi in fase di atterraggio (paracaduti, sportelli, ruote, timone e SSME) hanno lavorato perfettamente e non ci sono stati imprevisti.
Endeavour al termine dei lavori post-missione verrà preparato per la sua prossima attività che sarà la STS-123 in programma per Febbraio 2008.