Caro Signor Ministro…
Caro Signor Ministro,
l’inizio delle “ferie estive” coincide, per caso, con i miei primi cento giorni in ASI (sabato 4 agosto). Mi permetto di fare un piccolo resoconto per te, per la comunità che serviamo e per il personale ASI.
La parte spettacolare del bilancio e’, appunto, il “bi-lancio”, cioè i due lanci dei satelliti nazionali AGILE e Cosmo-Skymed 1. Chiaramente il merito e’ tutto delle squadre scientifiche e tecniche dell’ASI, dell’Industria e della comunità scientifica, che hanno dimostrato una professionalità che l’Europa e il mondo ci invidiano. In particolare, sono di questi giorni le prime immagini astronomiche di AGILE, già inviate per pubblicazione scientifica, e quelle, altrettanto belle, di Cosmo-Skymed, mostrate in anteprima a te ed ai parlamentari del VAST qualche giorno fa.
Altri progressi sono meno visibili, ma non meno importanti.
Il Consiglio di Amministrazione e’ stato nominato e si e’ già riunito quattro volte, producendo un volume record di ben trentadue delibere. Sia detto per inciso che il nuovo CdA vanta altri due record: contiene due donne ed una delle due, Carolina Matarazzi, e’ stata eletta all’unanimità Vice-Presidente dell’ASI. Una nuova procedura (basata su di un “search committee”) per la ricerca trasparente ed obiettiva del nuovo Direttore Generale e’ stata approvata , e porterà all’identificazione di una ristretta rosa di candidati entro la fine dell’anno.
La struttura degli organi dell’Agenzia e’ stata completata con la nomina del Comitato Tecnico-Scientifico, che terrà la sua prima riunione il 31 agosto. Il CdA ha approvato l’idea che io proponga al CTS la figura di un Vice-Presidente che permetta a me di interferire il meno possibile con un Comitato destinato ad esprimere un parere consultivo ad ASI. Senza voler precorrere i tempi, ho ragione di sperare che anche questo Vice-Presidente sarà donna.
Per rafforzare ulteriormente il legame con la comunità scientifica e tecnica Italiana verranno nominati in tempi brevi un certo numero di gruppi di lavoro tematici, afferenti al CTS. Saranno probabilmente otto, di cinque persone ciascuno. Con questo la comunità scientifica e tecnologica Italiana porterà la sua voce ai livelli decisionali di ASI attraverso una cinquantina di suoi rappresentanti.
Infine, il Comitato di Valutazione esterno all’ASI, previsto dalla legge, ha continuato il suo lavoro con il supporto mio personale e dell’Agenzia, con particolare attenzione al problema attualissimo dello sfruttamento dei dati di Cosmo-Skymed.
Uno dei primi compiti del CTS (e CdA) sarà la selezione di nuovi progetti. A questo scopo lunedì 3 settembre saranno emessi tre nuovi bandi, rispettivamente per piccole missioni, per” missioni di opportunità” e per progetti tecnologici. I testi dei bandi sono approvati nella sostanza ed i finanziamenti necessari sono stati approvati dal CdA. Inoltre, per la analisi dei dati di Cosmo-Skymed sono previsti due bandi: uno, internazionale, in corso ed uno, che sta per uscire, dedicato al supporto di gruppi italiani.
Più in generale abbiamo cercato di conferire nuovo ruolo e nuovo impulso alle società partecipate di ASI, come e-GEOS (dedicata allo sfruttamento dei dati di osservazione della Terra) ed ELV (dedicata allo sviluppo di lanciatori nazionali).
Le molte delibere includono anche contratti e pagamenti a lungo attesi dall’industria
Legami con la comunità spaziale in Europa e nel mondo sono stati ripresi e rafforzati. Ho ripetutamente incontrato i presidenti delle Agenzie Spaziali francese, Yannick d’Escatha, tedesca, Johann Woerner, il Direttore Generale dell’ESA, Jean-Jacques Dordain ed altri europei.
A Dordain ho più volte riaffermato il pieno sostegno dell’Italia alle politiche ESA, di cui noi siamo parte integrante. Concretamente, l’ASI ha appena deciso, per esempio, un sostanziale contributo al programma GMES che ce ne rende i leaders de facto, insieme con la Germania. Forte sostegno e’stato anche dato alla politica Europea dei lanciatori, sulla base del “comprare Europa”. Io ho reso noto che l’ASI cercherà di non acquistare più lanciatori prodotti fuori dell’Europa, come sfortunatamente e’ stato il caso finora, certo per cause oggettive. (Questo annuncio sta complicando le nostre relazioni con l’Agenzia Spaziale argentina, nel contesto del progetto bilaterale SIASGE, ma sono certo che la posizione dell’ASI verrà compresa e una soluzione verrà trovata: la stiamo cercando insieme.)
Fuori d’Europa, ho incontrato l’amministratore della NASA, Michael Griffin, con il quale ho parlato del programma Shuttle (un problema) e dell’esplorazione planetaria, compresa la indispensabile propulsione nucleare. Ho anche visto il responsabile dell’Agenzia Spaziale Russa, Anatoly Perminov, dell’Agenzia Spaziale Indiana, Madhavan Nair (quest’ultimo in occasione del lancio di AGILE, che in India e’ stato largamente pubblicizzato), dell’Agenzia Spaziale Giapponese, Tachikawa Keiji (in occasione della Primavera Italiana in Giappone), e l’Amministratore dell’Agenzia Spaziale Cinese, Sun Laiyuan.
Con d’Escatha e Perminov sono anche stati firmati due nuovi accordi.
Molta attenzione e’ stata dedicata alla questione della base di Malindi (Kenya), riguardo alla quale sussistono due contenziosi, l’uno con l’Università di Roma (La Sapienza) e l’altro con il Governo del Kenya, sulla base, non del tutto infondata, di inadempienze da parte Italiana della nostra parte dell’accordo relativo alla base. E’ mia intenzione risolvere al più presto possibile entrambe le vertenze. In aggiunta, e’ intenzione dell’ASI creare una rete di paesi Africani interessati allo spazio, che abbia in Malindi il suo centro tecnico ed un Istituto dedicato all’Osservazione della Terra, costruito sul modello del centro ASI di Matera. I dati Cosmo-Skymed potranno essere messi a disposizione dei Paesi Africani e tecnici africani potranno essere formati a cura di ASI sia a Malindi sia in Italia.
Sul piano nazionale l’ASI Lazio ha firmato un accordo con la Regione Lazio per la “facility” nazionale Galileo Test Range. Il CdA ha altresi’ approvato un accordo quadro con l’INAF per progetti di astrofisica spaziale (che include una partecipazione nel RadioTelescopio di Sardegna), e l’accordo SIGRIS con la Protezione Civile per il controllo del rischio sismico
Abbiamo anche curato i rapporti con la Difesa e con le Forze di Sicurezza nazionali nel campo delle osservazioni della Terra e delle telecomunicazioni di loro interesse.
Più in generale, la nuova ASI si sta creando le strutture che permettano un intervento diretto nelle regioni, interagendo con gli enti regionali, con l’accademia, con gli enti di ricerca e di cultura, e con la realtà industriale locale, cioè le grandi, ma anche le piccole e medie imprese. Ho già contatti con le Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana per ampliare al territorio nazionale quello che già è in corso, per esempio, a Matera.
Scrivo da ultimo il problema forse più cruciale tra quelli che in questo momento l’ASI si trova a dover affrontare. L’ASI, con un organico minimo (una risibile frazione di quello delle altre agenzie europee importanti) realizza qualitativamente e quantitativamente un volume di attività confrontabile. Questo ha del miracoloso. E’ quasi incredibile che un personale afflitto da problemi di inquadramento e di giungla retributiva storicamente accumulatisi negli anni, risponda con tanto entusiasmo e professionalità alle richieste del Paese ed alle sfide dell’Europa.
So, caro Ministro, che non hai la bacchetta magica, come non l’ho io. Ma chiedo a te ed ai tuoi colleghi di dedicare a questo pressante problema l’attenzione necessaria a risolverlo. Da parte mia, dopo diversi incontri con i sindacati ho creato un gruppo di lavoro presieduto dalla Vice-Presidente ASI per cercare soluzioni percorribili. Questo, tuttavia, non e’che un inizio. Posso solo garantire a te ed al personale ASI la mia totale disponibilità.
Mi dispiace di aver dovuto aggiungere ad una serie di risultati concreti e (mi sembra) positivi un momento di grossa incertezza, quasi di angoscia, cioè il problema del personale ASI. Nei loro confronti io, che mi stimo loro collega, sento un senso di frustrazione per la mia evidente incapacità (o impossibilità) a risolvere molti loro problemi. Ancora una volta, prego te (e il Ministro Nicolais) di aiutarci, magari con interventi nella prossima Finanziaria, interventi che riconoscano il carattere prioritario e strategico del settore spaziale.
Per il resto, ad majora, speriamo, con l’idea di fare della ricerca spaziale italiana una cosa certo molto piccola, ma molto seria
A presto
Nanni Bignami
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