Dopo quasi un anno di sforzi congiunti Europa e Russia sono entrati nella fase finale di definizione del sistema di nuova generazione che porterà gli astronauti europei e russi sulla Luna.
Entro Maggio-Giugno dovrà essere scelto un primo concept da seguire e Manuel Valls, che è a capo del "Policy and Plans in the Human Spaceflight and Exploration Directorate" ha affermato che il nuovo mezzo sarà qualche cosa di molto diverso di un semplice aggiornamento alle Sojuz. Si stanno studiando molti concept diversi ma la parte europea è convinta che la scelta finale cadrà su qualche cosa di radicalmente diverso da una Sojuz.
La Russia vorrebbe lasciare all'Europa la responsabilità sulla parte abitativa e pressurizzata e occuparsi direttamente del sistema propulsivo e di rientro. In questo modo l'europa metterebbe a frutto l'esperienza accumulata con i moduli costruiti per la ISS, e la Russia riguardo le capsule per il rientro. Il sistema propulsivo anche se potrebbe finire come responsabilità alla Russia probabilmente sarà basato, o comunque derivato da quello dell'ATV.
La capacità dovrebbe essere di 3 o 4 astronauti, l'avionica dovrebbe essere completamente "occidentale" e sviluppata da EADS Astrium o da Alcatel.
Per le missioni verso la ISS il sistema di docking sarà quello "russo" mentre per le future missioni lunari verrà utilizzato un sistema standard compatibile con quello americano.
Il lancio potrebbe avvenire sia da Bajkonur che da Kourou e il lanciatore potrebbe essere il tradizionale Sojuz o il nuovo lanciatore, ancora in fase di studio, Sojuz 2-3 che potrebbe essere lanciato dalla Guiana con minime modifiche alla rampa. L'uso di un Ariane 5 per ora non è programmato a causa della laboriosa conversione in man-rated.
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