Il futuro dell’X Prize
Entro due anni dovrebbe avere termine l’attuale competizione principale della fondazione X Prize (la Google Lunar X Prize), e sono iniziati i preparativi per lanciare la prossima iniziativa.
L’annuncio è stato dato da Andrew Barton, che del Google Lunar X Prize è direttore delle operazioni tecniche. L’approccio scelto per indire i nuovi concorsi prevede di individuare delle situazioni auspicabili per l’industria spaziale del futuro, e da qui muoversi “all’indietro”, generando una serie di step intermedi che consentano di raggiungere questi risultati muovendo dall’attuale stato dell’arte astronautica. Auspicabilmente, entro la fine del Google Lunar X Prize ci sarà una nuova competizione già nella sua fase finale di programmazione, disponibile per un eventuale sponsor.
Ricordiamo che il Google Lunar X Prize offre un premio di 20 milioni di dollari al primo team non governativo che sarà in grado di far atterrare un veicolo sulla Luna e farlo muovere sulla superficie per 500 metri almeno, trasmettendo iimmagini in alta definizione. Sono ancora 16 le squadre in lotta, ma di esse solo due (SpaceIL, israeliana, e Moon Express degli USA) hanno già sottoscritto accordi per i propri lanci verso il nostro satellite. Le rimanenti squadre hanno tempo sino a fine anno per mettersi nelle medesime condizioni e rimanere in lizza.
Nonostante la fondazione X Prize abbia un passato decisamente legato all’aerospaziale (ricordiamo anche il premio Ansari vinto da Scaled Composites con la sua SpeceShip One), negli ultimi tempi sono state indette competizioni in svariati altri settori, tanto che nel budget complessivo di X Prize lo spazio ricopre ormai una posizione minoritaria. Tra gli altri progetti in corso ricordiamo quelli sull’intelligenza artificiale, sulla alfabetizzazione globale e sullo sviluppo di uno strumento di diagnosi medica simile al “Tricorder” visto spesso in Star Trek.
Fonte: X Prize Foundation
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