Assegnata la prima missione a Boeing verso la ISS

Il manifesto CCtCap Credits: NASA
Il manifesto CCtCap Credits: NASA

È stata formalmente ordinata dalla NASA la prima missione per la rotazione degli equipaggi sulla ISS con la capsula CST-100.
Boeing con la sua capsula è una delle due società vincitrici del contratto di supporto alla ISS per il trasporto di astronauti, insieme a SpaceX con la Dragon V2.
Boeing è la prima delle due società a ricevere l’incarico formale per il trasporto di astronauti e la stessa assegnazione è prevista per SpaceX entro fine anno.

Rappresentazione artistica della capsula CST-100 di Boeing che attracca alla ISS. (C) Boeing

Rappresentazione artistica della capsula CST-100 di Boeing che attracca alla ISS. (C) Boeing


Entrambe le società stanno procedendo a rapidi passi nello sviluppo e nei collaudi delle proprie capsule con diverse milestones superate per entrambe.
Il volo formalmente ordinato oggi è previsto per la seconda parte del 2017 ed è stipulato ora per permettere al fornitore di pianificare la costruzione e la preparazione della missione.
Una missione-tipo trasporterà sulla ISS 4 astronauti NASA (o di partner internazionali) e circa 100kg di payload pressurizzato. La permanenza sulla ISS della capsula è prevista di almeno 210 giorni durante i quali fungerà da scialuppa di emergenza.

La capsula CST-100 sta superando nel corso dei mesi le varie tappe previste per la certificazione e il battesimo del volo rimane fissato per il 2017. L’ultima milestone superata è stata la “Delta Integrated Critical Design Review”, tappa fondamentale per validare la progettazione e aprire la fase di assemblaggio, integrazione e test.

Credit: Boeing

Credit: Boeing


L’ultima approvazione al volo rimarrà sospesa fino al termine della completa certificazione delle capsule e se i finanziamenti pianificati per i prossimi anni dalla NASA dovessero essere ridotti, le tranche rimanenti legate alle milestone ancora da raggiungere, verranno ritardate in maniera equa fra le due società.

Verrà comunque deciso solo in un secondo momento quale delle due capsule sarà la prima a effettuare una rotazione degli equipaggi sulla ISS nel 2017.
Il contratto per il primo volo è probabile sia strettamente legato al superamento da parte di Boeing della “Critical Design Review”, cosa che SpaceX non ha ancora fatto per la Dragon V2 e che avverrà solo più avanti nell’anno. Si attenderà probabilmente questa prima di assegnare formalmente il volo.

Le due società coinvolte nei contratti stanno utilizzando differenti tipologie di percorso certificativo, tendenzialmente SpaceX ha scelto di effettuare sviluppi a piccoli step e testare di volta in volta i singoli sistemi prima di validare le singole capacità, Boeing differentemente, e probabilmente grazie alla decennale esperienza nel settore, ha scelto di sviluppare parallelamente differenti sistemi e effettuare pochi test di validazione comprendendo nel medesimo test numerosi task solo una volta completi. Ovviamente la seconda tipologia di sviluppo è sensibilmente più rischiosa perché effettuando un numero minore di test con più sistemi al primo utilizzo contemporaneamente è più facile un fallimento, ma questo permette di risparmiare sui costi effettuando meno collaudi “dal vero”. Come detto, a Boeing è stato concesso questo tipo di approccio, proprio per la decennale esperienza nella progettazione e collaudo di sistemi aerospaziali accumulata nel tempo, inoltre perché lo sviluppo di CST-100 dovrà essere necessariamente più rapido rispetto alla Dragon, Boeing ha iniziato lo sviluppo della propria capsula nel 2010 mentre lo sviluppo del progetto di SpaceX è iniziato nel 2006.

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Alberto Zampieron

Appassionato di spazio da sempre e laureato in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, è stato socio fondatore di ISAA. Collabora con Astronautinews sin dalla fondazione e attualmente coordina le attività fra gli articolisti.