L+68-L+71: Un altro appuntamento con i nostri vermi spaziali
Dal Diario di bordo di Samantha Cristoforetti (nota scritta il 03/02/2015):
Avamposto Spaziale ISS. Orbita Terrestre—Giorni di missione da 68 a 71 (30 gennaio–2 febbraio 2015)—Beh, eccoci qui. Sono già passate dieci settimane: non so cosa accada quassù, ma il tempo sta scorrendo troppo velocemente!
Venerdì ho avuto un altro appuntamento con i vermi spaziali, i C. Elegans, concludendo la settimana con una sessione dell’esperimento Epigenetica: ho separato ancora i vermi appena nati da quelli adulti, come ho scritto in una recente nota del diario, così ora abbiamo la terza generazione in crescita nell’incubatrice, metà degli esemplari in assenza di peso e l’altra metà nella centrifuga a 1G.
Venerdì scorso mi sono anche occupata del sistema di raffreddamento interno di Columbus. Come sapete, utilizziamo l’acqua per rimuovere il calore dagli equipaggiamenti (attraverso delle piastre fredde) e dalla cabina (attraverso il sistema di condizionamento dell’aria), e periodicamente dobbiamo aggiungere all’acqua l’agente antimicrobico OPA per assicurarci di non avere alcuna crescita batterica nelle tubazioni. In realtà, Terry ha fatto la maggior parte del lavoro la settimana scorsa: io venerdì sono stata incaricata solo di prelevare un campione d’acqua dopo che era stato aggiunto l’OPA. L’acqua tornerà sulla Terra e verrà analizzata per verificare se abbiamo effettivamente la concentrazione di OPA desiderata.
Il sabato mattina dormo generalmente di più—sono una creatura notturna, non una che si alza presto—ma questa volta ero sveglia alle 8 per un appuntamento molto speciale. Ho avuto l’opportunità di parlare attraverso l’apparato radioamatoriale con degli studenti in Italia per un passaggio di circa 10 minuti: gli alunni dell’istituto “G. Bearzi” di Udine (ciao!) e un gruppo molto speciale di giovani uomini e donne da tutto il mondo che stanno iniziando il loro semestre di scambio nelle scuole italiane grazie all’organizzazione non profit Intercultura o, internazionalmente, AFS. Sono stata io stessa una studentessa in uno scambio Intercultura-AFS, frequentando un anno scolastico negli USA, mentre il mio compagno di equipaggio Terry ha trascorso un’estate in Finlandia! E a tutti gli studenti degli scambi che leggeranno queste parole: sono fiera di voi, mi auguro che vi godiate l’avventura, che attraversiate con il sorriso i momenti difficili (arriveranno), e che vi rendiate conto che si tratta di un grande regalo e porta con sé delle responsabilità. E sono molto grata alle famiglie che rendono possibile tutto questo ospitando uno studente in scambio: grazie della vostra generosità, siete forti!
OK—torniamo a questioni più terra terra, per così dire: l’urina. Non è molto affascinante, lo so, ma è stata al centro dei miei pensieri e delle mie azioni per buona parte di lunedì. Con la partenza di ATV-5 prevista a breve, erano in programma un certo numero di trasferimenti di salamoia nei serbatoi per i liquidi di ATV, ora svuotati di acqua potabile. La salamoia, come potreste ricordare, è ciò che rimane dopo avere riciclato l’urina ed è il prodotto finale di scarto. Trasferirla all’ATV soddisfa le nostre necessità di smaltimento, e allo stesso tempo ci aiuta anche con le questioni di massa e centro di massa di cui ho parlato in una nota del diario precedente.
Nella foto, sto sostituendo un serbatoio di riciclaggio pieno di salamoia con uno vuoto. Un grande mostro, non è vero?
Nota originale in inglese, traduzione italiana a cura di Paolo Amoroso—AstronautiNEWS. Leggi il Diario di bordo di Samantha Cristoforetti e l’introduzione.
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