Anche una squadra italiana selezionata per la fase 2 di “Fly Your Satellite!”
Adesso le prove possono veramente cominciare! Tre squadre di studenti universitari hanno fatto un passo avanti nel loro sogno di far volare un proprio satellite nello spazio. Un pannello di esperti ESA ha selezionato piccoli satelliti dal Belgio, dall’Italia e dalla Danimarca per procedere ai test in condizioni che simuleranno l’ambiente dello spazio aperto.
Le squadre responsabili dei satelliti selezionati potranno dare inizio ai lavori presso le strutture di prova nel centro ESA ESTEC di Noordwijk, nei Paesi Bassi. Questo farà si che i satelliti costruiti dagli studenti sopravvivano alle difficoltà del lancio e funzionino nelle condizioni difficili che troveranno nello spazio.
A coloro che riescono nella sfida, sarà offerto un “biglietto per l’orbita”. Questo sarà la promessa dell’ESA nell’aiutarli a trovare un lanciatore adatto a piazzare i satelliti nello spazio per davvero.
I satelliti utilizzati a questo scopo sono conosciuti come CubeSat. Hanno una massa di circa un chilogrammo, e dimensioni di cm 10x10x10 approssimativamente. Il successo di questa classe di piccoli satelliti è stata resa possibile dalla crescente miniaturizzazione dei componenti. I costi relativamente modesti richiesti per il loro sviluppo ed il loro lancio ha reso possibile che i CubeSat siano diventati sempre più popolari tra le squadre composte da studenti.
I tre che sono stati selezionati sono Outfi-1 dal Belgio, che dimostrerà il protocollo di comunicazione digitale D-STAR e validerà cellule solari ad alta efficienza; l’italiano e-st@ar-II, che proverà il Sistema di Determinazione Assetto Attivo e di Controllo; AAUSAT4 dalla Danimarca, che testerà una versione migliorata di un ricevitore costruito dagli studenti col Sistema di Identificazione Automatica (AIS) ed un Sistema di Determinazione Assetto Attivo e Controllo.L’Ufficio Formazione dell’ESA ha annunciato il programma Fly Your Satellite! nel gennaio 2013 e sei squadre di studenti sono state selezionate per partecipare con i rispettivi CubeSat. A tutti i progetti partecipanti era richiesto che avessero un obiettivo prettamente formativo, così come fini scientifici o tecnologici.
Tutte e tre le squadre selezionate hanno dimostrato che i loro satelliti funzionano in condizioni di laboratorio. Adesso, mentre si muovono verso la Fase 2 del progetto, gli esperti dell’ESA li aiuteranno a determinare se l’apparecchiatura è in grado di funzionare nello spazio.
Prima di tutto, i satelliti devono essere testati per provare che possano sopportare il lancio. Per fare ciò, verranno piazzati su un tavolo a vibrazione meccanica che li scuoterà per simulare le forze al lavoro quando il razzo decolla.
Dopo di ciò, verranno sistemati in una camera a vuoto che simulerà la temperatura e le condizioni di vuoto dell’ambiente spaziale. In tale ambiente ostile le parti della navicella possono bloccarsi e funzionare male.
I CubeSat che supereranno questa prova, guadagnano un biglietto in orbita e si qualificano per la Fase 3. Questa fase comporta la preparazione per un’opportunità di lancio e l’installazione del CubeSat sul lanciatore. La Fase 4 sarà il lancio stesso, il dispiegamento in orbita ed il funzionamento del satellite.
Le squadre selezionate si incontreranno adesso presso il Centro Europeo di Ricerca e Tecnologa Spaziale dell’ESA, l’ESTEC, per una riunione iniziale nella quale gli specialisti dell’ESA spiegheranno l’approccio da adottare per testare correttamente i CubeSat in condizioni ambientali che ricreano il lancio e la missione spaziale.
Anche se l’obiettivo a breve termine è quello di testare i CubeSat per il lancio, c’è anche una meta più a lungo termine su cui lavorare. Addestrando gli studenti a prepararsi meglio per delle reali missioni spaziali, l’ESA mira a contribuire alla preparazione della futura generazione di professionisti europei dello spazio.
“Aiutando gli studenti universitari ad addestrarsi sul campo con un’interazione diretta con gli specialisti ESA, che facilitano il lavoro di trasferimento della conoscenza dai professionisti, esperti ESA, alle squadre dei CubeSat, il programma “Fly Your Satellite!” ambisce a contribuire alla formazione di una forza lavoro più qualificata e sicura di sé per i futuri programmi spaziali dell’Europa”, spiega Piero Galeone, Capo dell’Unità di Educazione Terziaria dell’Ufficio Formazione dell’ESA e Programme Manager FYS.
Fonte: ESA
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