Estesa di 28 giorni la missione LADEE
La missione Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer (LADEE) è stata estesa per altri 28 giorni
Il prolungamento della missione sarà una grande opportunità per raccogliere ulteriori dati a bassa quota durante un completo ciclo lunare in modo da permettere agli scienziati di analizzare in profondità i misteri dell’atmosfera lunare.
La traiettoria e l’inserzione in orbita lunare sono state molto precise, questo ha permesso di risparmiare parte del propellente proprio per prolungare la fase operativa della missione.
La missione è stata progettata, costruita e testata presso il centro NASA Ames Research Center, a Moffett Field in California, dove tutt’ora la sonda viene comandata.
LADEE è basata sull’architettura Modular Common Spacecraft Bus, un modello di sonda generico che permette a NASA lo sviluppo e l’assemblaggio di una sonda formata da diversi moduli base. La struttura fondamentale della sonda pesa meno di 250 kg ed è stata realizzata in una lega di carbonio leggera.
La sonda, delle dimensioni di una piccola automobile, è stata lanciata lo scorso 6 settembre dalla base NASA Wallops Flight Facility, a Wallops Island. LADEE è in orbita lunare dal 6 ottobre e dal 10 novembre sta raccogliendo dati. Il 20 Novembre è entrata nell’orbita operativa sopra l’equatore lunare ad una altezza compresa tra i 12 e i 60 chilometri dalla superficie. Si tratta di una posizione unica, che permette alla sonda di passare frequentemente tra la notte e il giorno lunare, ogni due ore circa. Questo fatto permette di registrare ancora meglio tutti i lievi cambiamenti e i processi che avvengono all’interno della tenue atmosfera lunare.
L’estensione della missione rappresenta una possibilità eccezionale per la ricerca scientifica, permetterà di abbassare ancora più l’orbita della sonda fino a pochi chilometri dalla superficie.
Grazie agli strumenti di bordo gli scienziati e i ricercatori sono riusciti a misurare la composizione chimica dell’atmosfera e a raccogliere ed analizzare campioni di polveri.
La speranza è anche quella di riuscire a capire se la polvere lunare, caricata elettricamente dai raggi solari, fosse responsabile del bagliore che anticipa l’alba osservato sopra l’orizzonte lunare durante numerose missioni Apollo.
Il Neutral Mass Spectrometer, a bordo di LADEE, è riuscito ad individuare tracce di elio, neon e argon-40, tre gas nobili. L’Ultraviolet-Visible Spectrometer è stato utilizzato per rilevare i livelli di sodio e potassio durante diverse fasi dell’orbita.
Lunar Dust Experiment (LDEX) ha registrato presenza di polvere fin da quando il suo coperchio è stato aperto la prima volta, ha potuto misurare le quantità di polveri lunari spinte in atmosfera dalle costanti piogge meteoriche sulla superficie.
Questi studi sull’atmosfera e sulle polveri lunari contribuiranno anche allo studio di altri corpi celesti come gli asteroidi, il pianeta Mercurio e le lune dei pianeti esterni.
Una volta conclusa la missione la sonda si schianterà sulla Luna, al momento l’impatto è previsto per il 21 aprile, ma la data dipenderà soprattutto dalla traiettoria finale della sonda.
Fonte: NASA.
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