Il secondo lancio del Vega mette in orbita Proba-V

Il secondo volo del vettore leggero europeo Vega dallo spazioporto di Kourou, in Guiana Francese, si è svolto con pieno successo, immettendo in orbita due satelliti per l’osservazione della Terra, Proba-V dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e il vietnamita VNREDSat-1A, e il primo satellite estone, il cubesat ESTCube-1.

Il lancio, gestito come al solito da Arianespace, è avvenuto alle 4:06 del mattino, ora italiana, del 7 maggio 2013. I primi tre stadi a propellente solido hanno funzionato perfettamente e, dopo altre due accensioni dell’ultimo stadio a propellente liquido, il satellite Proba-V è stato rilasciato sull’orbita prevista a 820 km di quota, a circa 55 minuti dall’inizio del volo. Il satellite, payload principale di questa missione VV-02 del Vega, è ora controllato dal centro di Redu, in Belgio, per la fase di test iniziale in orbita prima dell’inizio della sua missione di monitoraggio della vegetazione sulla superficie terrestre.

Il Vega in partenza per la missione VV02. (c) ESA-S. Corvaja

Il Vega in partenza per la missione VV02. (c) ESA-S. Corvaja

Dopo la terza accensione dello stadio superiore è stata espulsa la parte superiore del Vega Secondary Payload Adapter, e a circa 1 ora e 57 minuti dall’inizio della missione VNREDSat-1A è stato rilasciato dopo che la quarta accensione aveva circolarizzato l’orbita a 704 km di quota. ESTCube-1 è stato rilasciato dal dispenser tre minuti dopo. La missione di Vega si è poi conlcusa con la quinta accensione che ha posizionato lo stadio superiore su una traiettoria di rientro atmosferico in sicurezza.

“È un altra grande giornata per ESA, per i suoi stati membri e per l’Europa. Grazie alle decisioni prese dagli stati membri, ESA e l’industria europea stanno dimostrando ancora una volta le loro capacità di innovazione. Tra gli stati membri, una menzione speciale va all’Italia che ha diretto il programma Vega, al Belgio che ha condotto il progetto Proba-V e alla Francia che ha gestito lo sviluppo e la manutenzione dello spazioporto europeo, qui a Kourou. Siamo anche orgogliosi di aver reso possibile il lancio del primo satellite dell’Estonia”, ha dichiarato Jean-Jacques Dordain, Direttore Generale dell’ESA.

Vega, acronimo che sta per Vettore Europeo di Generazione Avanzata, è l’ultimo arrivato nel parco lanciatori dell’ESA ed è stato progettato per mettere in orbita piccoli satelliti fino a 1 tonnellata e mezzo. L’Italia è stata la principale contribuente al programma e l’azienda appaltatrice per lo sviluppo e la costruzione del lanciatore è stata ELV SpA, posseduta al 70% da Avio SpA e al 30% dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Il primo lancio di Vega avvenne nel febbraio del 2012. Nel manifesto dei lanci futuri del vettore c’è il satellite kazako DZZ-HR (2014), il dimostratore di rientro atmosferico dell’ESA Intermediate eXperimental Vehicle (IXV, 2014), la missione LISA Pathfinder di (2015) e il satellite di osservazione dei venti Aeolus (2015).

Rendering artistico del satellite Proba-V. (c) ESA-ATG Medialab

Rendering artistico del satellite Proba-V. (c) ESA-ATG Medialab

Proba-V è un satellite di circa 140 kg basato sulla piattaforma sperimentata da altri due satelliti ESA, Proba-1 e Proba-2, e proseguirà il lavoro cominciato dai satelliti francesi Spot-4 e Spot-5. Lo strumento principale di Proba-V (la V sta per Vegetazione) è in grado di osservare la copertura vegetale con una risoluzione di circa 350 m in quattro bande del visibile e dell’infrarosso.

VNREDSat-1A (115 kg) è un satellite commerciale per l’osservazione della Terra costruito da Astrium per l’Accademia delle Scienze e delle Tecnologie del Vietnam. ESTCube-1, del peso di circa 1,3 kg è il primo satellite estone, progettato e costruito dagli studenti dell’Università di Tartu con il contributo dell’Istituto Meteorologico Finlandese.

Fonti: ESA, Arianespace

 

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.