Aggiornamenti dal sistema solare: marzo 2013
Mentre si avvicina sempre di più il lancio di LADEE, proseguono senza troppi scossoni le misisoni scientifiche delle varie sonde sparse per il sistema solare. Cassini ha ripreso la sequenza dei flyby dei satelliti di Saturno e, dopo aver sorvolato Titano a febbraio, è ora la volta di Rhea. I rover marziani continuano alla grande sulla superficie del pianeta rosso, anche se Curiosity sta tentando di risolvere qualche problemino con la strumentazione di bordo.
Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.
Missioni in fase di preparazione per il lancio: 4
La sonda LADEE (Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer), della NASA, ormai completamente assemblata, sta completando la fase finale dei test in preparazione per il lancio. La missione riguarda lo studio della debole atmosfera lunare ed avrà una durata complessiva di 160 giorni: 30 di avvicinamento all’orbita lunare, 30 giorni di test e verifiche sugli strumenti scientifici e 100 di missione vera e propria. Il lancio è previsto per il prossimo agosto.
Un’altra missione lunare, stavolta cinese, è prevista per la seconda metà del 2013. Chang’E 3 sarà composta da un lander da 1200 kg e da un piccolo rover. Se tutto andrà bene sarà il primo atterraggio sulla superficie del nostro satellite dopo 37 anni. Verso la fine del 2013 si apre anche la finestra di lancio, circa biennale, verso Marte. Sono attualmente previste due missioni: l’orbiter americano MAVEN ed uno indiano, di cui ancora non si conosce il nome ufficiale.
Missioni Operative: 11
La sonda Messenger, di NASA, sta completantdo la prima estensione della propria missione in orbita intorno a Mercurio. È sempre interessante andare a controllare periodicamente la magnifica galleria di immagini.
Un po’ più lontana dal Sole, Venus Express, di ESA, continua lo studio di Venere dalla sua orbita. La missione durerà almeno fino al 2014. In questo video recentemente rilasciato da ESA si può vedere una ripresa accelerata dalla sonda nella sua orbita sopra Venere.
Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), della NASA, continua la sua missione di mappatura ad alta risoluzione della Luna. Sempre intorno al nostro satellite, le due sonde della missione Artemis stanno studiando il debole campo magnetico lunare per una lunga missione che dovrebbe durare almeno sette anni.
Sulla superficie di Marte è il sol 203 per Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL). Il rover ha raggiunto il suo primo vero obiettivo scientifico lungo il cammino verso Mount Sharp, cioè l’area battezzata Glenelg. Qui, in particolare nella zona denominata Yellowknife Bay, Curiosity ha compiuto la prima estrazione di materiale roccioso con la piccola trivella di cui è dotato. In questi giorni il rover è alle prese con un problema ad uno dei due computer di bordo. Potete seguire le varie fasi della missione di Curiosity sia su AstronautiNEWS.it, per i principali aggiornamenti, sia sul thread live del forum.
È invece il sol numero 3236 per l’altro rover della NASA Opportunity. Dopo aver festeggiato i suoi primi nove anni (terrestri) su Marte, il Mars Exploration Rover (MER) superstite è sempre a Cape York, sul bordo cratere Endeavour, e sta compiendo la sua esplorazione dettagliata della regione denominata Matijevic Hill.
La sonda americana Mars Reconnaissance Orbiter continua a studiare la meteorologia di Marte dall’orbita tramite lo strumento HiRISE, il quale viene utilizzato anche per fornire informazioni meteorologiche aggiornate a Curiosity e Opportunity. Anche la sonda ESA Mars Express continua la sua missione intorno al pianeta rosso. Merita un’occhiata la galleria di immagini sul nuovo sito della missione, rinnovato insieme a tutti i siti ESA. Infine, in orbita intorno al pianeta rosso dal 2001, Mars Odyssey, di NASA, è attualmente la missione marziana operativa da più tempo.
La sonda NASA/ESA/ASI Cassini è nelle fasi conclusive dell’orbita Rev 182 intorno a Saturno, ormai da qualche mese in una fase definita “inclinata” della Solstice Mission. Lo scorso febbraio la sonda ha ripreso i flyby programmati di Titano con il sorvolo T89, mentre il mese di marzo, per la precisione il 9 durante la Rev 183, vedrà Cassini effettuare un flyby di Rhea alla distanza di 997 km dalla sua superficie (sorvolo R04). I flyby di Titano riprenderanno invece ad aprile con il T90.
Le sonde americane Voyager 1 e 2 sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Voyager 1 si trova attualmente a circa 124 UA dalla Terra (17 ore e 8 minuti-luce) e sembra aver raggiunto una nuova, ed inaspettata, regione del sistema solare, denominata “autostrada magnetica”. Gli scienziati si aspettano l’uscita della sonda dall’eliosfera nei prossimi mesi. Voyager 2 è invece a circa 102 UA (14 ore e 4 minuti-luce) dalla Terra.
Missioni in viaggio verso il prossimo obiettivo: 5
La sonda ESA Rosetta è nel suo ultimo tratto di viaggio verso la cometa 67/P Churyumov-Gerasimenko. È in fase di ibernazione dal giugno del 2011 e verrà risvegliata solo nel gennaio del 2014. L’immissione in orbita intorno alla cometa è previsto per maggio 2014.
La sonda americana Dawn, dopo più di un anno passato a studiare l’asteroide Vesta, è ora in viaggio verso la sua destinazione finale, il pianeta nano Cerere, distante ancora circa 56,5 milioni di km (0,38 UA). L’incontro con l’oggetto più grande della fascia degli asteroidi è previsto per il 2015.
New Horizons, anch’essa di NASA, ha ancora 6,9 UA da percorrere per raggiungere Plutone nel 2015. Adesso mancano 863 giorni all’incontro ravvicinato e la sonda ha superato la metà strada tra le orbite di Urano e Nettuno. È in fase di studio anche la possibilità di proseguire la missione verso altri oggetti della fascia di Kuiper. Nel mese di gennaio la sonda ha effettuato diversi test dei propri strumenti, prima di essere nuovamente posta in ibernazione. Nel frattempo si è svolta una votazione pubblica per scegliere i nomi delle ultime due lune di Plutone ad essere scoperte, P4 e P5. I nomi maggiormente votati sono stati Vulcano e Cerbero, e nei prossimi mesi avverrà il battesimo definitivo ed ufficiale, che potrà anche non tener conto della votazione.
La sonda giapponese Akatsuki è in orbita eliocentrica in attesa di incontrare Venere per la seconda volta, dopo la fallita inserzione in orbita nel 2010. Il prossimo incontro con Venere avverrà nel novembre del 2015.
La sonda NASA Juno è in viaggio verso il gigante del sistema solare, Giove. Dopo aver superato ampiamente l’orbita di Marte, adesso la sonda sta tornando verso il sistema solare interno, per effettuare un flyby della Terra fra 221 giorni. L’assist gravitazionale permetterà alla sonda di arrivare a Giove nel luglio del 2016.
Sonde operative senza una missione: 3
Dopo le straordinarie immagini inviate dalla missione cinese Chang’E 2 durante il flyby dell’asteroide 4179-Toutatis, avvenuto lo scorso 13 dicembre, la sonda rimane in orbita eliocentrica, dopo aver anche orbitato intorno alla Luna durante la missione primaria e, successivamente, essere stata posizionata in orbita intorno al punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole. Da quanto si intuisce da alcune notizie rilasciate da Wu Weiren, direttore del progetto, la sonda si trova ora ad una distanza di oltre 20 milioni di km dalla Terra, e l’agenzia spaziale cinese sta utilizzando Chang’E 2 come banco di prova per testare comunicazioni a lunga distanza nel sistema solare.
L’International Cometary Explorer, lanciata da NASA nel 1978 come International Sun/Earth Explorer 3, rimane in orbita eliocentrica ed effettuerà un incontro ravvicinato del nostro pianeta nel 2014. Dopo tale data ICE potrà essere ri-immessa in orbita intorno al punto lagrangiano Terra-Sole L1, oppure potrà utilizzare assist gravitazionali multipli della Terra per il flyby della cometa Wirtanen quando sarà nel suo massimo avvicinamento al nostro pianeta nel dicembre del 2018.
Deep Impact, altra sonda americana, è attualmente in orbita eliocentrica dopo aver visitato le comete Tempel 1, nel 2005, e Hartley 2, nel 2010 (missione EPOXI). È possibile che la sonda venga indirizzata verso una terza destinazione, l’asteroide 2002-GT, nel 2020. Nel frattempo la sonda ha ripreso la cometa ISON, che si prevede essere tra le comete visibili da terra più brillanti degli ultimi anni.
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