Dextre rifornisce con successo un satellite simulato

Dextre aggancia un coperchio di RMM in un test del 22/06/2012
Dextre aggancia un coperchio di RMM in un test del 22/06/2012. Fonte: GSFC/NASA

Dextre, l’assistente robotico “tuttofare” dell’Agenzia Spaziale Canadese a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, ha compiuto un’impresa spaziale storica lo scorso 24 gennaio 2013 rifornendo con successo un satellite simulato all’esterno della stazione. Riempire il serbatoio del satellite è stato il compito cruciale nella missione sperimentale Robotic Refueling Mission (RRM, missione di rifornimento robotico), una collaborazione fra la NASA e l’Agenzia Spaziale Canadese (Canadian Space Agency, CSA) per dimostrare come i robot possano assistere e rifornire in loco satelliti nello spazio per estenderne la vita utile.

Per RRM il Goddard Space Flight Center della NASA ha progettato un modulo per simulare un satellite, così come un utensile alimentato elettricamente per Dextre. Da quando le operazioni di RRM sono iniziate nel 2011, Dextre ha svolto una serie di tre test per mostrare come un robot possa eseguire la manutenzione di satelliti non progettati per essere smontati nello spazio. Nella serie più recente di test Dextre ha rimosso due coperchi di sicurezza, tagliato due set di sottili cavi di ritenzione, e ha finalmente trasferito una piccola quantità di etanolo liquido nel modulo delle dimensioni di una lavatrice. Quest’ultima manovra è stata particolarmente complicata, dal momento che maneggiare liquidi nello spazio ha richiesto una precisione assoluta per prevenire pericolose perdite. Gli utensili specializzati appositamente costruiti hanno permesso a Dextre di sigillare le connessioni fra l’attrezzo e la valvola del propellente per eliminare la possibilità di perdite. Ad aumentare il livello di difficoltà si è aggiunto lo stesso condotto del propellente, che genera forze addizionali tendenti a tirare le mani di Dextre. Sono state necessarie le competenze combinate dei controllori robotici di grande esperienza della NASA e CSA per realizzare con successo e senza incidenti quest’impresa di dimostrazione di rifornimento, prima e unica nel suo genere.

RRM rappresenta un passo significativo nella sperimentazione pionieristica di tecnologie e procedure robotiche nel campo della manutenzione dei satelliti—per salvare veicoli spaziali in difficoltà rifornendoli di propellente o riparandoli prima che diventino rifiuti spaziali. La capacità di rifornire satelliti nello spazio potrebbe permettere un giorno di fare risparmiare ai gestori di satelliti i significativi costi della costruzione e del lancio di nuovi satelliti in sostituzione. Con oltre 1.100 satelliti attualmente operativi nell’ambiente vicino alla Terra (molti dei quali del valore di diverse centinaia di milioni di dollari), e altri 2.500 satelliti inattivi ancora in orbita intorno al pianeta, i risparmi potrebbero essere sostanziali.

Fonte: CSA

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Paolo Amoroso

Si occupa di divulgazione e didattica dell'astronomia e dello spazio. Attualmente collabora con il Planetario di Milano e fino al 2012 ha lavorato per il Museo Astronomico di Brera. Si interessa di astronomia, astronautica ed esplorazione dello spazio e Google. È nel Direttivo dell'Associazione Italiana per l'Astronautica e lo Spazio (ISAA), per la quale svolge diverse attività fra cui la co-conduzione del podcast AstronautiCAST.