Il vettore europeo Vega è prossimo al secondo volo
Il vettore europeo Vega è ormai pronto per il secondo volo.
Arianespace, la società sui cui ricade la responsabilità della commercializzazione dei servizi del vettore Vega, ha recentemente siglato con EADS Astrium un contratto per la messa in orbita del satellite VNREDSat 1A dell’Accademia Vietnamita delle Scienze e Tecnologia.
Questo annuncio sembrerebbe contraddire quanto dichiarato da ESA ed Arianespace lo scorso anno quando, subito dopo aver completato con successo il primo volo, fu annunciato che il secondo volo di Vega sarebbe avvenuto nell’aprile 2013 per immettere in orbita geostazionaria il satellite ESA denominato Proba-V.
In realtà, con l’aggiunta del satellite vietnamita, il lancio di aprile costituirà il banco di prova del nuovo dual-payload, denominato Vespa, che è un adattatore che permetterà il lancio e la messa in orbita di due satelliti contemporaneamente; Proba-V sarà posizionato nella parte superiore dell’adattatore, mentre VNREDSat 1A siederà nella parte inferiore della struttura.
Il prossimo lancio sarà anche il primo dei cinque voli dimostrativi, facenti parte del programma VERTA (VEga Research and Technology Accompaniment) che verranno effettuati per testare il vettore, rodare le capacità di avvio del programma prima del vero e proprio inizio delle missioni commerciali, nonché convincere i potenziali clienti della validità del vettore stesso.
Vega (Vettore Europeo di Generazione Avanzata) è un vettore sviluppato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Lo sviluppo tecnico è stato affidato ad ELV, una società partecipata da Avio ed ASI. Il progetto è stato avviato nel 1998 ed il primo lancio è stato effettuato il 13 febbraio 2012 dallo spazioporto europeo sito nella Guaiana francese.
Il razzo è stato progettato per la messa in orbita di piccoli carichi, tra i 300 ed i 2000 kg, con la possibilità di poterli posizionare su orbite diverse, capacità non comune nei lanciatori di piccole dimensioni.
Il lanciatore è costituito da un corpo singolo a quattro stadi alto circa 30 m, con un diametro massimo di circa 3 m e con un peso al decollo di circa 137 t. L’Italia risulta essere il maggior finanziatore del programma (65%), seguita dalla Francia (12,43%), Belgio (5,63%) Spagna (5%), Olanda (3,5%), Svizzera (1,34%) e Svezia (0,8%).
Fonte : SpaceFlight Now
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