La NASA apre ad una partecipazione Russa nei programmi di esplorazione di Marte
La prossima settimana si terrà un incontro a Parigi fra i rappresentanti delle Agenzie Spaziali degli Stati Uniti (NASA), Europea (ESA) e della Russia (RKA) con lo scopo di verificare le possibilità di una collaborazione congiunta per mantenere in vita i programmi di lancio di sonde verso Marte nei prossimi anni.
La NASA e l'ESA nel 2009 avevano avviato un programma congiunto di esplorazione robotica di Marte con l'ambizione di poter ritornare sulla Terra dei campioni di terreno marziano entro il 2020 e a questo scopo era stato programmato lo sviluppo di diverse sonde che avrebbero condotto a questo risultato.
Le ristrettezze di bilancio che la NASA e l'ESA dovranno fronteggiare in prospettiva per i prossimi anni, mettono però a rischio questi programmi.
Allo stato attuale, all'interno del programma ExoMars, sono in fase di realizzazione due sonde, la Mars Trace Gas Orbiter il cui lancio è previsto per il 2016, sviluppata dalla Thales Alenia Space Francese, una sonda che dovrà entrare in orbita di Marte con lo scopo di rilevare eventuali tracce di metano nell'atmosfera marziana, e un rover, da inviare nel 2018, con strumenti per effettuare esperimenti di astrobiologia con campioni del suolo marziano e la possibilità di prelevare il campione da riportare sulla terra con una ulteriore sonda.
Allo stato attuale, però, le due agenzie spaziali non si trovano nelle condizioni di poter effettuare i lancio di queste sonde.
In particolare all'inizio dell'anno 2011 la NASA ha comunicato a ESA di non poter pagare per l'utilizzo di un Ariane 5 destinato al lancio del Mars Trace Gas Orbiter in quanto il Congresso degli Stati Uniti ha dirottato sul programma del James Webb Space Telescope i fondi destinati alle missioni scientifiche perché viene considerato di maggiore priorità rispetto alle esplorazioni del Pianeta Rosso.
Poiché nel programma ExoMars la sonda Mars Trace Gas Orbiter ha lo scopo di servire come ponte radio con la Terra per le attività del rover, il mancato lancio del primo componente di fatto impedisce il successo dell'intero programma.
Nello scorso mese di ottobre 2011 l'ESA ha invitato formalmente la Russia a partecipare al programma ExoMars fornendo un vettore Proton per il lancio nel 2016 del Mars Trace Gas Orbiter, invito per il quale la Agenzia Spaziale Russa ha tempo fino al prossimo gennaio per indicare la propria eventuale adesione.
L'incontro che si terrà a Parigi nella prossima settimana fra i tecnici delle tre Agenzie Spaziali coinvolte ha lo scopo di verificare la fattibilità del coinvolgimento della parte Russa, per la quale, peraltro, il quasi certo completo fallimento del lancio della missione Fobos-Grunt nello scorso novembre 2011 comporterà una rivisitazione dei programmi di esplorazione di Marte.
Nelle speranze di NASA e ESA, il coinvolgimento della RKA permetterebbe di eseguire i prossimi passi della missione ExoMars lasciando inalterata la pianificazione dei lanci e degli obiettivi da realizzare, in caso contrario è ipotizzabile un rinvio di almeno due anni nel lancio delle sonde e con una riduzione degli strumenti scientifici trasportati, con il conseguimento di risultati scientifici inferiori alle potenzialità del progetto.
fonte SpaceFlightNow
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